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Da un fortunato incontro al Carnevale di protesta del Gridas, gli adolescenti di Scampia al Napoli Teatro Festival Italia

Monica Riccio

Un fortunato incontro. Parole chiave per spiegare la nascita, la crescita e l’esplosione di “Banda Baleno”, murga di Scampia. Nel 2007, mentre per le vie del quartiere martoriato dalla camorra, sfilavano i carri e le maschere del carnevale sociale e di protesta del Gridas, s’incontravano l’associazione Chi Rom e Chi No e Malamurga di Roma.
Dalle relazioni, dalle sinergie, dall’umanità di quell’incontro nacque l’idea di fondare una murga a Scampia. Progetto che nei mesi seguenti vede la sua realizzazione grazie al finanziamento concesso da Punta Corsara, per l’acquisto di materiali e laboratori.

Monica Riccio, responsabile e parte attiva di Banda Baleno, ci racconta come in quattro anni, una piccola realtà adolescenziale di periferia sia giunta a “Ramblas” una delle rassegne più importani del Napoli Teatro Festival Italia, curata da Taverna Est Teatro.

«Partiamo dal concetto murga, non chiaro a molti. La murga non è una banda di paese, è innanzitutto un’arte di strada. Un’arte che nasce molto tempo fa, nell’era del colonialismo, quando schiavi africani deportati in America, coniarono un rituale composto da percussioni e danze per protestare contro la schiavitù e le condizioni di vita. Un qualcosa che si avvicina molto alla capoeira. Nei movimenti, nei gesti, si danno calci, si fanno prese, contro l’oppressore. Il tutto però non è esplicito, è velato, nascosto». Continua la giovane percussionista e cantante: «Attirare i ragazzi in questo progetto non è stato difficile, ci siamo mossi nella fitta rete di associazioni di Scampia e oggi siamo una quindicina. Una realtà, che dopo la prima fase laboratoriale, oggi è autonoma, anche dal punto di vista finanziario. Dopo le difficoltà iniziali per la manutenzione degli strumenti, oggi, grazie a piccole performance che facciamo in giro per la città e non solo, riusciamo ad auto sostenerci».

Questo progetto fondamentale per il quartiere Scampia non è passato inosservato e Taverna Est Teatro, gruppo organizzatore di “Ramblas” rassegna di arte di strada all’interno del Napoli Teatro Festival Italia, ha deciso di coinvolgere gli adolescenti di Scampia, in scena a via Toledo l’8 luglio e il 10 alla Villa Comunale. Conclude Monica Riccio parlando dei progetti futuri della murga: «Nonostante la murga sia un’arte di strada e per anni gli stradoni di Scampia sono stati la nostra palestra, cerchiamo una casa per custodire i nostri strumenti e fare prove. Siccome siamo nati all’interno dell’Auditorium di Scampia, chiederemo insieme alle altre realtà territoriali, uno spazio, una stanza. Perché crediamo nel potere del cambiamento incarnato dall’Auditorium e crediamo che un comitato di gestione composto dai gruppi locali, affiancato dal comune, possa davvero fare la differenza sul territorio».

Rosario Esposito La Rossa

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