Idoli: una “commedia nera” per una società alla deriva
Lo spettacolo di Galleria Toledo riflette senza pietà l’immagine grottesca della famiglia
Alla base dei rapporti tra i personaggi della pièce, una coppia (un ragazzo e una ragazza) e una famiglia (un padre, una madre, un figlio e un nonno), figure di uomini piccoli, ossessionati da aspirazioni mediocri e logorati dalla frustrazione di una vita scialba, vi è l’incomunicabilità.
La ragazza pensa di poter cambiare la vita squallida che conduce accanto a un uomo ignorante e brutale rifacendosi il seno, e per raggiungere il suo scopo si dà alla prostituzione on-line. Il padre, per conquistarsi il rispetto dei colleghi di lavoro, progetta di comprare un’auto nuova, con i soldi della pensione del nonno. Non lo sfiora minimamente l’idea che il disprezzo nei suoi confronti sia causato dalla sua grettezza.
Schiacciati dal peso opprimente di una realtà domestica/inferno, che brucia al fuoco di parole non dette tra familiari/estranei, ciascuno cerca scampo dalle proprie nevrosi rifugiandosi in “amori altrove”: la madre riversa un’esagerata affezione sul gatto di casa, riservandogli attenzioni che sfociano nel ridicolo; il nonno si identifica con il protagonista di una storia fantastica per sfuggire alla durezza della realtà; il figlio si ripara dietro il filtro deformante di un computer e di una webcam. Costruisce un amore frutto dello straniamento, che ha un costo, pagabile con una carta di credito rubata ai genitori, e che finisce quando la carta non è più utilizzabile.
Tentano inutilmente di evolversi questi “nuovi mostri”, ma per tutti loro resta solo I’annichilimento dell’anima. Nessuno si salva, perché come dice il padre in una battuta che racchiude l’intero senso dello spettacolo: «Se ti addormenti sotto la neve non la senti la morte che arriva…».
Esibitisi a Galleria Toledo, tra gli attori della Carrozzeria Orfeo, è giusto segnalare l’interpretazione dolorosa e straziata di Gabriele Di Luca (peraltro attorniato da ottimi compagni), già regista ed autore del testo, nella parte del figlio.
Michele Iazzetta