Quando Moliere incontra Scarpetta e la tradizione napoletana
Al Maschio Angioino, Gigi De Luca presenta un adattamento in napoletano de Il cornuto immaginario.
Il cornuto immaginario è un atto unico di Moliere e ben lontano dai 2 atti e quindi dalle 2 ore di spettacolo, a cui gli spettatori hanno assistito guardando la pièce di Gigi De Luca, in scena per la rassegna “Ridere 2011″. Va quindi data subito una nota di merito allo stesso De Luca per aver saputo affrontare nel modo giusto il testo originale e per averlo saputo trasformare nel modo giusto dandogli i caratteri tipici del teatro classico napoletano, estendendolo nel modo giusto senza però appesantirlo.
Più precisamente De Luca si ispira al teatro di Scarpetta ed ecco che, quindi, sulla scena appaiono molti caratteri noti delle classiche Scarpettiane: Gorgibio di Moliere diventa, nell’adattamento di De Luca, don Saverio e si ispira chiaramente al famoso personaggio di don Anselmo Tartaglia, Gennaro detto “sfrattapelle” è evidentemente un richiamo al famoso don Carluccio “uomo di ferro” di Un turco napoletano di Eduardo Scarpetta e ancora Faustino (Sganarello nell’opera originale di Moliere), interpretato dallo stesso De Luca, ha le movenze e i tempi comici del più famoso dei caratteri partoriti dalla mente di Scarpetta, ossia Felice Sciosciammocca.
Molto evidenti anche gli spunti ispirati dall’opera Pirandelliana Il berretto a sonagli che fu messa in scena anche da Eduardo De Filippo, con cui Gigi De Luca ha lavorato in passato. Faustino sul finale diventa per un attimo Ciampa quando ammonisce don Saverio: «voi avete giocato, ma noi? Ora siamo sulla bocca di tutti, mia moglie come concubina e io come cornuto».
Da segnalare poi i due momenti di straniamento (sul finale del primo atto e a fine spettacolo) quando i personaggi diventano attori al servizio del regista Faustino/De Luca svelando il “gioco della commedia”. Se però l’adattamento risulta molto fedele ai caratteri Scarpettiani, lo stesso non si può dire della recitazione, alcuni attori infatti risultano un po’ sottotono e condizionano lo spettacolo che, proprio in quanto fedele al registro recitativo di Scarpetta, necessita di ritmo e tempi serrati.
Comunque sia lo spettacolo strappa molte risate. Il cornuto immaginario risulta, in fin dei conti, un esperimento molto interessante, soprattutto in vista del fatto che, oggi, il teatro scarpettiano viene messo sempre più da parte e ben pochi hanno la forza di valorizzarlo e renderlo vivo come sapeva fare il compianto Mario Scarpetta, un ottimo attore che forse non ha avuto tutto il successo che invece meritava.
Gennaro Monforte
IL CORNUTO IMMAGINARIO
Adattamento dall’omonima opera di Moliere
con:
Gigi De Luca
Olimpia Cerciello
Gino De Luca
Luisa Esposito
Ciro Meglio
Annalaura Malvone
Antonio Crispino
Gerardo Rivieccio
Roberto Capasso
Francesco Rivieccio
Ciro Mazaner
Vittorio Menzione
REGIA: Gigi De Luca