Scusate se insisto
Al Maschio Angioino, in scena il one man show di Lino Barbieri.
È un Barbieri scatenato quello che abbiamo visto sul palco nel cortile del Maschio Angioino. Impegnato in uno spettacolo di circa due ore e perfettamente coadiuvato dal corpo di ballo, Barbieri si muove tra imitazioni riuscite (Costanzo, Lucio Dalla, Cocciante, Vasco Rossi, Antonio Di Pietro, Renato Zero) che l’hanno reso famoso al grande pubblico e personaggi di sua invenzione quali Giorgio Pilastro, proprietario senza scrupoli di una ditta edile e Remo Contro uomo perennemente contro qualsiasi notizia legga sul giornale che porta sempre con sé.
Lo spettacolo tocca vari argomenti di attualità quali la malasanità, la povertà, la politica ormai in rovina, la tv spazzatura, sempre però con leggerezza e con molta ironia. Il tutto risulta molto gradevole sia grazie alle doti da cantante/mattatore di Barbieri che riesce a sostenere ottimi ritmi per tutte le due ore di spettacolo, sia grazie all’accompagnamento musicale dal vivo degli Animamia.
Barbieri, da molti considerato per lo più un imitatore, con Scusate se insisto conferma invece, sempre di più, le sue grandi capacità di fare spettacolo in modo del tutto unico: non semplice cabaret ma una vera e propria carrellata di personaggi famosi che accompagnano il “semplice” cabarettista Barbieri aiutandolo in scena, dandogli supporto. Da segnalare lo strepitoso finale in cui Barbieri si diletta in una rapida filata di interpretazioni/imitazioni canore.
Gennaro Monforte