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Riapre il Festival: tra settembre e ottobre spettacoli, una mostra fotografica e un laboratorio.

Con il “Premio Le Maschere del Teatro italiano” riprende il Napoli Teatro Festival Italia per la seconda ed ultima parte, dopo la pausa estiva che ha diviso per la prima volta la manifestazione tra giugno e luglio, e settembre e ottobre. Il sito ufficiale del Festival segnala i numeri più degni di nota: durante la tranche estiva “in 22 giorni il pubblico ha potuto assistere a 23 spettacoli per un totale di 86 rappresentazioni tra teatro, danza, musica, performance. Sui palcoscenici della città i 222 artisti coinvolti provenienti da 13 paesi hanno parlato 7 lingue. Il Festival conferma la propria vocazione per l’internazionalità” e prosegue la serie di cifre che riassumono i risultati della direzione artistica De Fusco, al suo primo anno. Oltre ai riflessi più torbidi di un mare di denaro, quelli cioè che hanno condotto alla suddetta direzione il già direttore del Teatro Stabile di Napoli, – insignito con l’intercessione dell’assessore regionale alla Cultura Caterina Miraglia (ricordiamocela, perché tornerà in relazione al citato “Premio Le Maschere”), la stessa già presidente della Fondazione Campania dei Festival, – oltre a quei riflessi torbidi dicevamo, i difetti del Festival sono stati finora più o meno gli stessi delle precedenti edizioni. Ad essi vanno aggiunte le difficoltà evidenziate dai lavoratori di quelle stesse edizioni, non ancora retribuiti e giustamente in protesta.

La seconda metà del Festival prevede quindi due terne di spettacoli, la Trilogia quasi dantesca e la Trilogia del male, rispettivamente con le regie di Alessandro Taddei e Laura Angiulli, La casa di Bernarda Alba elaborato da Luis Pasqual, in anteprima il 30 settembre e il 1 ottobre al Mercadante (dove poi aprirà la stagione il 19 ottobre), Il sogno dei Mille di Maurizio Scaparro al San Ferdinando dal 5 al 7 ottobre e un altro Richard III (uno è quello offerto dalla Angiulli nella trilogia che riproporrà anche in stagione a Galleria Toledo), che porterà Kevin Spacey al Politeama il 14 e 15 ottobre, per quello che fino a qualche giorno fa era lo “spettacolo a sorpresa” dei programmi. Affianco a questi allestimenti è previsto un laboratorio tenuto da Davide Iodice al Ridotto del Mercadante dal 6 al 15 ottobre e la mostra fotografica ‘Opera obscura’ di Napoli di Karen Stuke, al PAN dal 9 settembre al 15 ottobre.
I biglietti per gli spettacoli sono in vendita dal 1 settembre, intanto questa sera Rai Uno trasmetterà in diretta differita la fase finale del “Premio Le Maschere”, dalle 23.15 (la cerimonia si terrà al San Carlo dalle 20.00). Dopo la designazione dei finalisti da parte della giuria che in giugno ha votato presso il Teatro Valle, occupato di lì a poco, per il premio creato dal critico Maurizio Giammusso assieme all’infaticabile De Fusco, si conosceranno i nomi dei vincitori che segneranno così la riapertura del Festival. Che, un po’ per necessità conseguente alla frettolosa organizzazione di quest’anno, un po’ per bizza del direttore artistico che in questo modo potrà più dolcemente passare dall’impegno del Festival a quello dello Stabile, è stato così bipartito, l’abbiamo visto, in primo e secondo tempo.

Eduardo Di Pietro

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