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Decine di lavoratori senza stipendio, e le istituzioni stanno a guardare.

Resta ancora tesa la situazione del Teatro Trianon e dei suoi lavoratori, tutt’oggi senza stipendio. Nonostante il menefreghismo generale, compreso quello del mondo teatrale, è viva e vegeta la protesta dei tanti dipendenti che attendono risposte concrete. Una tragedia che si affianca a tanti situazioni simili in città e regione. Ai dipendenti del Trianon si aggiungono le compagnie e i fornitori del teatro che speranzosi attendono spettanze di oltre due anni fa. Anche attori e tecnici del Napoli Teatro Festival Italia attendono contribuiti dell’ultima edizione gestita da Quaglia. L’attuale direttore del NTFI, Luca De Fusco, durante la conferenza stampa de “L’opera da tre soldi” il costosissimo spettacolo da lui diretto, ci aveva assicurato che tutti i ritardi dei pagamenti si sarebbero conclusi entro la fine del 2011. Gli addetti ai lavori attendono fiduciosi.

Ma in questo momento di crisi economica generale, alla disastrosa situazione del teatro napoletano, si aggiungono altri istituti ed enti regionali che rischiano il fallimento. 11 dipendenti dell’ISVE (Istituto di Studi per lo Sviluppo Economico) organo di diritto pubblico regionale, sono senza stipendi da un anno. Si attendono fondi regionali che il Presidente della Regione Campania Caldoro dovrebbe sbloccare al più presto.

Nel frattempo, dipendenti, lavoratori e fornitori si stanno organizzando e numerose istanze sono state recapitate alla Presidenza della Giunta Regionale. La risposta per ora è il silenzio. La situazione rimane gravissima.

Rosario Esposito La Rossa

 

 

 

 

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