A teatro per festeggiare la giornata Mondiale dei Diritti dell’Infanzia
Le Grandi favole della Responsabilità in scena per richiamare l’attenzione sui diritti dei più piccoli.
Se uno ci riflette, teatro e bambini è un binomio naturale, spontaneo. Il racconto dei nonni e dei genitori fin da neonati, le filastrocche che accompagnavano i nostri giochi, i personaggi immaginari a cui davamo vita nei pomeriggi senza compiti, i cartoni animati che continuavano a vivere nei giochi con gli amichetti. Eppure parlare di teatro ragazzi è sempre poco usuale, il teatro viene sempre più concepito per lo più come uno spazio intellettuale adulto, mentre la dimensione collettiva per i piccoli viene sempre più scalzata dal rumore solitario delle televisioni, dalle riduzioni di spazi e di inventiva.
Per fortuna però questo fine settimana parlare di bambini e adolescenti diventa un dovere per chi fa informazione: il 20 novembre, infatti, ricorre la giornata mondiale dei diritti dell’infanzia. Nel 1959 con la dichiarazione dei diritti dei bambini si è sancito che i più piccoli hanno il diritto di essere amati, curati, protetti, istruiti, coccolati, e ad essa ha fatto seguito, trent’anni dopo, l’impegno degli Stati (20 novembre 1989) con la la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.
A che punto siamo nel prenderci cura di coloro che rappresentano il nostro futuro lo racconta, con una fotografia, l’Atlante dell’infanzia (a rischio) di Save the children ( che si può consultare anche sul sito http://atlante.savethechildren.it/home.html ) che denuncia come i bambini ormai non giocano più all’aperto e nei prati, perché prati non ce ne sono quasi più (a Napoli solo l’8% del territorio è verde), spesso vivono nella povertà, non sempre vanno a scuola. Così come altrettanto scottante è il dato di 5800 richieste di aiuto in solo due anni a telefono azzurro. O la stima dell’International Centre for Missing and Exploited Children che racconta di 8 milioni di bambini scomparsi nel 2011.
Oltre ai dati, mentre le istituzioni provano a immaginare soluzioni, dal teatro vengono delle risposte di valorizzazione del mondo dei più piccoli. Proprio in occasione della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia, il Teatro San Ferdinando diventa uno spazio dedicato anche ai bambini: parte, per il secondo anno, il progetto “Le grandi favole della Responsabilità”, voluto dal Teatro Stabile di Napoli in collaborazione con I Teatrini.
La rassegna, costituita da quattro adattamenti teatrali di famose favole da vedere “in famiglia”, inizia sabato 19 novembre (ore 18, replica domenica 20 alle ore 11), con I sentieri del lupo, moderna riscrittura della storica “Cappuccetto Rosso” di Giovanna Facciolo, che ne firma anche la regia. La storia che affascina e inquieta da sempre popolazioni intere di bambini, con il suo temuto Lupo, simbolo della paura, del timore di essere ingannati, viene proposta con l’intento di dare spunti sulla possibilità di superare le proprie angosce. «La nostra riscrittura – racconta la Facciolo –, oltre che dalle versioni di Perrault e dei fratelli Grimm, attinge anche dalle origini popolari del racconto che, a nostro avviso, pongono in maggiore evidenza la forza della protagonista nel liberarsi dal lupo». Lo spettacolo è interpretato da Raffaele Ausiello e Tonia Garante, con le scene di Massimo Staich e Monica Costigliola, i costumi di Annalisa Ciaramella, il disegno luci di Luigi Biondi e il suono di Daniela Chessa e Gioacchino Somma.
La programmazione al Teatro San Ferdinando prosegue, poi, con E cadde addormentata di Giovanna Facciolo da La bella addormentata nel bosco (sabato 21 gennaio, ore 18 e domenica 22 gennaio, ore 11); Fiammiferi, minimusical di Lisa Ferrari liberamente ispirato a La piccola Fiammiferaia di H. C. Andersen (sabato 10 marzo, ore 18 e domenica 11 marzo, ore 11); Mignolina e lo spirito del fiore, liberamente ispirato al racconto omonimo di H. C. Andersen, regia di Pietro Fenati (sabato 14 aprile, ore 18 e domenica 15 aprile, ore 11).
Domenica 20 per festeggiare la giornata dedicata all’infanzia vengono proposti anche altri spettacoli in città.
Al teatro stabile ragazzi Le Nuvole (viale Kennedy), alle 11,30, va in scena Rosaspina. Un altro storico mondo quello della bella addormentata del bosco riletta dal “Teatro del Piccione” di Genova dove Antonio Tancredi, regista dello spettacolo, Simona Gambaro, drammaturga e attrice, in scena insieme con Massimiliano Caretta, hanno scelto di leggere la storia dei Fratelli Grimm così: «per un figlio si desidera il meglio di ogni cosa, ma ogni cosa non ha forse anche il suo lato buio, la sua ombra? E poi sapere se si è amati anche quando ci si arrabbia, anche se non si è così belli, anche se i propri desideri non sono del tutto uguali a quelli dei propri genitori, a quello che loro volevano è un pensiero legittimo per ogni figlio».
L’allestimento è completato dalle scene di Simona Panella, i costumi del Laboratorio Fulmicotone, le luci di Enzo Monteverde e i pupazzi realizzati dalla Compagnia Maniambulanti
Un altro evento per festeggiare la giornata dei diritti dell’Infanzia e adolescenza è quello in programma domenica mattina (11,30) in collaborazione con l’ Unicef e la Feltrinelli di via S. Caterina a Chiaia: in quella occasione il “Teatro nel baule” leggerà e interpreterà Gli Occhi sbagliati di Roberto Piumini. Chi ha detto che gli occhi sono sempre stati lì, al loro posto sopra il naso? C’è stato un tempo in cui le cose non stavano proprio così… Al termine della lettura, verranno offerti succhi di frutta naturali.