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L’industria e la cultura si incontrano alla periferia di Napoli in nome della creatività.

Laboratori Artistici del Teatro di San Carlo, memoria storica delle maestranze e officina creativa nonché luogo fruibile dalla cittadinanza. Finalmente hanno trovato una nuova identità gli spazi dell’ex-stabilimento Cirio di Vigliena a San Giovanni a Teduccio, seguendo così la corrente attuale di riqualificazione delle zone industriali e creando una realtà unica, per spazi e mezzi a disposizione, nel panorama dei Teatri italiani.

La struttura, dopo essere stata il centro nevralgico della Cirio nel secolo scorso, un fiore all’occhiello dell’industria del Mezzogiorno, con il default del gruppo Cirio diventa un simbolo di fallimento e degrado. Finalmente, però, nel 2007 viene firmato l’accordo tra Autorità portuale, Demanio, Comune e Regione che conferisce la gestione dell’opificio dismesso alla Fondazione del Teatro di San Carlo.
Soddisfatto e pronto ad iniziare il lavoro da presidente del CDA del San Carlo il prossimo 17 dicembre, data in cui ci sarà il concerto del Maestro Muti, il sindaco De Magistris durante l’inaugurazione avvenuta ieri fra esponenti politici, lavoratori e giovani artisti, ha sottolineato: «Puntiamo molto su simili interventi in tandem con la valorizzazione del territorio, sul lavoro di squadra, sull’impiego di risorse e sulla capacità tecniche interne, sullo spirito di collaborazione fra le istituzioni […] Ci auguriamo che il governo appena insediato si ricordi dell’esistenza di Napoli e del suo San Carlo, oltre Roma e Milano. È necessario far capire che, senza il Mezzogiorno, non si va da nessuna parte». Grande soddisfazione per l’inaugurazione dei Laboratori Artistici del Teatro di San Carlo anche da parte dei lavoratori e dei rappresentati sindacali UIL sia per il lavoro di doppia riqualificazione dell’aria e della realtà Teatro San Carlo, sia per un nuovo risultato ottenuto dall’intesa tra azienda e sindacato che, come afferma il segretario generale della UIL Comunicazione, Massimo Taglialatela, rappresenta una svolta nel percorso sinergico iniziato da tempo e che oggi si concretizza.

Ma la maggiore gratificazione viene da quanto affermato dal Commissario uscente Salvo Nastasi che in qualità di direttore generale e capo di gabinetto del Mibac – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, garantisce che «il San Carlo acquisirà nel 2012 l’autonomia che oggi vantano Scala e Santa Cecilia» e aggiunge «il Lirico di Napoli sarà l’unico Teatro d’Italia e d’Europa che avrà avviato un programma di stabilizzazione per tutti i suoi precari».

Oggi l’inaugurazione è continuata con un’apertura straordinaria al pubblico ad ingresso gratuito.

 

Irene Bonadies

 

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