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Forum delle Culture: appello alla sostenibilità per Caldoro mentre De Magistris stoppa le polemiche.

Pronto a rinunciare all’incarico qualora non si trovasse un accordo sul compenso che gli spetta: è questo che fa sapere Roberto Vecchioni in risposta alla polemiche che da giorni circolano intorno alla cifra che dovrebbe spettargli quale presidente del Forum delle Culture 2013.

Ribadendo che quanto guadagnerebbe per l’impegno napoletano sarebbe di certo inferiore a quanto la sua attività da cantautore gli garantirebbe, e cosciente del fatto che in tempi di crisi come quello attuale ogni retribuzione può sembrare sproporzionata se non motivata, il professore milanese, però, afferma anche che «tocca ai rappresentanti delegati dalle istituzioni valutare se quanto da me richiesto sia congruo al lavoro affidatomi e ai risultati positivi che potrebbero derivarne alla città. Su questo sono certo che ci confronteremo senza pregiudizi». Qualora ciò non avvenisse non vorrebbe però in alcun modo – precisa – che venisse messo in dubbio il suo amore per Napoli e per la cultura, a cui non negherebbe in alcun modo la sua collaborazione per la riuscita dell’evento, sebbene in un ruolo diverso.

Decisa la replica del sindaco De Magistris che senza giri di parole annuncia: «Basta polemiche, noi vogliamo Vecchioni e lui vuole restare a Napoli. Sono sicuro che troveremo un accordo». Suo convinto sostenitore sin dal primo momento, l’ex pm ribadisce l’importanza della scelta di Vecchioni per rompere col vecchio metodo di gestire il forum e segnare una differenza con ciò che è stato in passato e, riconoscendolo all’altezza della sfida che è internazionale e non solo napoletana, chiarisce che «Vecchioni non può lavorare gratis, ma in questo momento storico la passione deve prendere il sopravvento sul ragionamento».

Certo di giungere ad un accordo anche il presidente della Regione, Caldoro, soddisfatto delle scelte compiute riguardo sia a Vecchioni sia al direttore generale e al comitato scientifico ai quali riconosce competenza ed autorevolezza senza però non precisare che è nei «55mila euro» riconosciuti ai manager regionali che dovrebbe individuarsi il compenso congruo per l’incarico al vertice.

Assolutamente da non considerare qualsiasi altro nome fatto circolare in alternativa  a quello di Vecchioni.

La vicenda, comunque, non accenna a sgonfiarsi in tempi brevi, non resta dunque che aspettare per conoscerne gli esiti definitivi.

Ileana Bonadies

 

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