Vincenzo Peruggia – La storia dell’uomo che rubò la Gioconda
L’immigrazione italiana fa da cornice alla storia di un grande furto del secolo scorso.
A cent’anni dalle vicende narrate, è di scena al Sancarluccio l’ultima rappresentazione della prima parte del ciclo “Fratelli d’Italia” – Spettacoli per l’unità, ovvero Vincenzo Peruggia – La storia dell’uomo che rubò la Gioconda di Giovanni Epis a cura della Compagnia CAST di Pernumia (Pd).
Lo spettacolo è incentrato sulla parte finale del processo, svoltosi a Firenze nel 1913, dove Peruggia racconta le motivazioni del suo gesto e la sua vita in Francia, ed è proprio il tema dell’immigrazione italiana e delle condizioni di vita degli immigrati italiani che accompagnano la trama principale. Il furto della Gioconda, un capolavoro che l’artigiano conservò per oltre due anni prima di restituirlo allo Stato Italiano, a quel tempo divenne un caso internazionale, e si sfiorò addirittura la guerra tra Francia e Germania, accusata di aver commissionato il furto. L’opinione pubblica italiana si schierò compatta dalla parte di Peruggia tanto da definirlo un “patriota”, come sostiene lo stesso regista che, infatti, nello spettacolo sottolinea l’aspetto benevolo del gesto: il furto è stato compiuto da Peruggia per fare un qualcosa di bello per la patria dopo aver sentito che i soldati italiani erano impegnati in Libia.
Interpretazione e regia: Simone Toffanin, musiche originali: Tommaso Ermolli.
Repliche fino al 4 dicembre, nei feriali alle 21:15 e domenica alle 18:30.
Per prenotazioni: 081405000.