Manlio Boutique

Cronache teatrali dall’«Avanti!», 1916-1920

Le galere di Tumiati all’Alfieri

Domenico Tumiati

È un capitolo della storia del Risorgimento italiano che Domenico Tumiati sta scrivendo per il pubblico che frequenta i teatri. Storia per uso del popolo che ha letto I misteri dell’inquisizione di Spagna e nel succedersi degli avvenimenti umani non sa vedere e crede non ci sia altro che il gesto spettacoloso, sia pure gesto di individui altissimi per carattere e energia morale. Cosí è che Domenico Tumiati diffama il Risorgimento italiano e, per quanto è dato a un lavoro di teatro, contribuisce a tener basso il livello medio della intellettualità italiana. Il dramma è concepito come un romanzo d’appendice: è una combinazione di elementi sociali e di lirica (!) individuale. La vita singola si intreccia con la vita sociale per diventarne un simbolo: l’eroe diventa la «vera» anima di un popolo, che si svolge secondo un processo di sviluppo coincidente con avventure amorose, idealizzate da un sublime spirito femminile che si confonde con un fine politico e umano. Il Tumiati molto rozzamente calca la mano su i motivi piú clamorosi: in un atto solo delle Galere si contempla un carcere cupo racchiudente il barone Carlo Poerio e un suo compagno di sventura ridotto agli estremi dalle torture poliziesche: si assiste a un tentativo di fiaccare il carattere del Poerio con l’acquavite fatturata, a un colloquio clandestino del Poerio con lord Gladstone che piange, si sente l’ultimo canto di un usignolo, barbaramente trucidato da uno spietato aguzzino; e finalmente, come finale, i galeotti che intonano in coro una terzina della Divina Commedia. Il pubblico, che si lascia ancora prendere da questi espedienti di teatro commerciale, ha applaudito.

 

La signora innamorata di Berrini al Carignano

Nino Berrini

La signora innamorata, tre atti di Nino Berrini, è stata scritta prima della guerra. Poiché dal 4 agosto 1914 si è iniziata un’èra nuova, l’autore ha aggiunto l’aggettivo «storica» al sostantivo «commedia», e poiché è oramai opinione diffusa e debitamente autenticata dai competenti in psicologia e sociologia, che il mondo in questi quattro anni si è foggiato su un’anima nuova, Nino Berrini, che ci tiene a essere reputato persona seria e competente di psicologia, ha fatto precedere ai tre atti un prologo in versi martelliani, nel quale spiega la faccenda della storia, dell’anima nuova, della nuova psicologia e del rombo del cannone.

I tre atti appartengono al genere «rivista con pretese letterarie»: una successione di scene in cui si attua l’anima femminile studiata alla stregua del famoso aforisma «la donna è mobile»; in cui si interroga la Sfinge per sapere quale mistero racchiuda la complicata, labirintica, oceanica anima della «donna che si spoglia». Poiché le donne non si spogliano piú, poiché nessuno piú si diverte, e nei salotti non si spettegola piú in grammatica, i tre atti del Berrini sono una commedia storica, cioè preistorica: la storia è solo attuale, è storia dell’anima nuova, del costume rinnovato del mondo.

 

(5 dicembre 1918)

Antonio Gramsci

 

Print Friendly

Manlio Boutique