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La gelosia di Otello, pur se risalente al 1603, conserva la sua attualità e si fa scarna ed essenziale per essere più autentica.

La scena si presenta così nuda e cruda senza alcuna scenografia come a voler mostrare come sia realmente fatto il teatro nella sua mera struttura. Sul palco ci sono solo i sette personaggi della tragedia che sta per verificarsi di nuovo e che si consuma ormai dal 1603.
Otello, Desdemona, Brabanzio, padre di Desdemona, Cassio, Roderigo, Jago e sua moglie Emilia aspettano per rivivere.
Il primo a prendere la parola è Jago che si rivolge direttamente al pubblico spiegando il suo obiettivo.
Le sue intenzioni non sono quelle di giustificare il suo operato. Ormai ha deciso e sa che così deve essere. Otello ha giaciuto con sua moglie, ha nominato al suo posto Cassio come luogotenente e lui, Jago, devo togliergli ciò che gli è più caro. La donna dalla pelle di alabastro che è riuscita a mentire perfino a suo padre pur di avere il Moro. Jago lo sa, sa come giocare con le debolezze altrui in suo favore. Con calma prepara il fatidico veleno da iniettare nella testa dolorante di Otello. Tutte le pedine del gioco si muovono in suo favore a cominciare dall’ingenuo Roderigo, gentiluomo veneziano, che arriva a vendere tutte le sue proprietà e a compiere quasi un omicidio.

Ma Jago non si ferma qui. Anche Emilia è nient’altro che un ingranaggio del suo meccanismo, neanche per lei prova sentimenti veri e disinteressati.
Sullo sfondo della storia, la guerra contro i Turchi per difendere Cipro e a cui Otello è chiamato ad intervenire lasciando la sua Desdemona alle cure di Emilia. In battaglia si fa valere, si mette in luce non solo come stratega ma come grande soldato, che si lancia contro il nemico senza paura. Ma già l’ombra del sospetto è nella mente del Moro. Brabanzio stesso lo ha messo in guarda da Desdemona perché una donna che mente al padre, può mentire a chiunque.

Da qui parte il piano di Jago, che prima farà mettere in cattiva luce Cassio e poi farà agire Emilia, che gli consegnerà il fazzoletto che Otello ha regalato a Desdemona.
A quel punto, basterà far intuire al marito cosa sta accedendo e la gelosia si scatenerà.
Protagonista assoluto dello spettacolo, Jago, forse di più che nell’opera di Shakespeare, ricopre un ruolo assoluto in questa versione teatrale e, come gli altri personaggi, parla direttamente al pubblico dando un senso molto didattico alla trasposizione.

Diretto e curato nell’adattamento da Laura Angiulli, Otello rimarrà in scena alla Galleria Toledo, in via Concezione a Montecalvario, fino al 18 dicembre. La tragedia, insieme a Macbeth e Riccardo III, fa parte della  “Trilogia del male” e vede in scena un bravo cast di attori composto da  Alessandra D’Elia, Alassane Dou Lou Gou, Irene Grasso, Stefano Jotti e Luca di Tommaso.

Per info e prenotazioni: www.galleriatoledo.org, 081425037, 081425824.

 

Gabriella Galbiati

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