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Al Teatro Area Nord il regista Niko Mucci riscrive la storia partendo da un sogno.

L’uovo di Colombo prodotto da LiberaScena Ensemble per la regia di Niko Mucci, è uno spettacolo inserito nella rassegna “Promossi a Teatro” del Teatro Area Nord di Piscinola. Ideato dallo stesso Mucci nel 1989 è riproposto oggi con un nuovo cast. Tutto parte dal sogno di una bambina (Marina Cavaliere) che rivive in sonno un importante evento storico, ovvero la scoperta dell’America diventando lei stessa, improvvisamente, Cristoforo Colombo.

Spettacolo irriverente, satirico, ma allo stesso tempo didattico, magicamente didattico, si distingue particolarmente per  una scenografia curata e mai scontata. Abiti e copricapi, ad esempio, si fanno notare per le strane forme e colori, così come le cattedre universitarie che si trasformano in caravelle e confessionali.

Nato per essere destinato ad un pubblico di ragazzi, in particolare delle scuole, un attento occhio non può far a meno di notare la cura messa nella descrizione e ricostruzione di particolari di rilievo: penso alla figura truffaldina del prete interpretata da un ottimo Salvatore Caruso, che niente dà in cambio di niente. Una figura che sembra assolvere dai peccati in cambio solo di cospicue somme di denaro come dimostra il gigantesco simbolo del dollaro sulla tunica del prelato. Penso, ancora, all’ambiente accademico che con acume viene inverosimilmente criticato tratteggiando i professori come totalmente conservatori rispetto alla rivoluzionarie e sognatrici idee della Colombo Cavaliere.
Importanti anche gli spunti sul colonialismo dettati dall’autore che sin dall’inizio si sofferma ed invita a soffermarsi sull’immagine dei conquistadores, di quelli, cioè, che arrivano, depredano e portano a casa il bottino. Un elogio , dunque, va sicuramente a Mucci, capace di rivedere e raccontare la storia secondo il suo originale punto di vista, senza mai essere banale e superficiale; a lui, un particolare plauso anche per la composizione delle musiche e delle canzoni che si distinguono assai per particolarità ed originalità.

Per quanto attiene la recitazione, infine, sicuramente da sottolineare è l’ottima prova di Ciro D’Errico, maschera napoletana imponente sul palco e della giovane Cavaliere.
Insomma, un ottimo spettacolo per ragazzi ma non solo, che meriterebbe ampi scenari, ampie platee.

Rosario Esposito La Rossa

 

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