Pulcinella e la commedia dell’arte
In scena al Theatre De Poche spaccati in cui rivivono celeberrimi personaggi che hanno fatto la storia del teatro napoletano.
Pulcinella, figura centrale del teatro napoletano di inizio ‘900, rivive in questo adattamento di Sergio Di Paola, grazie agli allievi del laboratorio del teatro De Poche. Lo spettacolo è immediato, rapido e divertente come la comicità della maschera più famosa al mondo e, sul palco, oltre a Pulcinella si muovono altre figure importanti che hanno fatto parte della tradizione del teatro classico napoletano come ad esempio Don Anselmo Tartaglia.
Protagonista assoluto della rappresentazione, la maschera napoletana per antonomasia vive di tantissime diverse sfumature grazie alle interpretazioni degli allievi del laboratorio; e lo stesso accade anche per altri due personaggi cardini della storia: Isabella, contesa dall’amore di più spasimanti e Corallina, serva di Isabella amata da Pulcinella. Unico interprete, invece, per il personaggio di Leandro che ricorda molto da vicino la figura dinoccolata e imbranata di Felice Sciosciammocca che, proprio nella tradizione teatrale, ha poi soppiantato la figura di Pulcinella stesso, relegandolo da protagonista a servitore.
La messa in scena, strutturata di brevi quadri, segue un filo logico molto semplice e consueto: Isabella è corteggiata da tre amanti (Leandro, Capitan Matamoros e il poeta Graziano), i quali si affidano a Pulcinella per conquistarla e questi tenterà tutte le strade possibili per accontentarli, anche grazie all’aiuto di Corallina, con risvolti ovviamente comici. La spunterà Leandro coronando il suo sogno d’amore.
Al termine, stravolgendosi la struttura classica per una più surreale, Pulcinella si troverà faccia a faccia con il suo doppio, ovvero con colui che è stato evocato in occasione del sabba da cui ha avuto inizio l’intera vicenda.
Lo spettacolo, nel complesso, convince e suggestiona grazie anche ad un ottimo disegno di luci.
Doverosi, però, un plauso e una critica: un plauso alla mimica di Leandro e ai tempi comici di capitan Matamoros; una critica, invece, ad alcune battute inserite in fase di stesura del testo e di regia che risultano anacronistiche e rovinano l’atmosfera generale della rappresentazione.
Repliche fino a domenica 19 febbraio, ore 18.
Gennaro Monforte
Theatre de Poche
Via Salvatore Tommasi 15, Napoli
Tel: 081 549 09 28 – 339 650 79 49
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