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L’artista e l’ambasciatore rassegnano le dimissioni lasciando il Forum sempre più in difficoltà.

Ieri l’attore Peppe Barra aveva abbandonato il suo incarico nell’ambito del comitato tecnico  scientifico della Fondazione del Forum delle Culture 2013, inviando una nota al sindaco De Magistris in cui motivava la sua decisione con gli impegni “totalizzanti” legati al teatro; oggi è stato il direttore generale Francesco Caruso a dare l’addio consegnando dimissioni irrevocabili.

Caos totale ed instabilità sono, dunque, gli elementi che caratterizzano, senza tregua, nelle ultime 24 ore la vita del Forum e crescente si fa il numero di coloro che abbandonano il progetto non senza lasciare code di proclami e polemiche.

Incaricato dal governatore Stefano Caldoro, l’ambasciatore Caruso, nel lasciare ha dichiarato all’ANSA di essersi ispirato, per ricoprire il ruolo di dg, al dettato di Benedetto Croce per cui “L’etica si risolve nell’opera”, «cioè negli obiettivi che ciascuno di noi raggiunge con il proprio impegno. Ma mi sono trovato ad operare in una Fondazione di cui tutti, da tempo, conoscevano difficoltà, convulsioni e complessità nella governace».

«Fondazione – ha aggiunto – che si è voluto diventasse un cortile completamente sprovvisto dei mezzi e strumenti necessari; mezzi e strumenti pur esistenti, ma ostinatamente mantenuti fuori dalla fondazione. Presidenti rimossi, nominati, ancora rimossi o semplicemente designati e per tanto mai garanti dell’effettivo suo funzionamento. Fondi anche strumentalmente mai pervenuti da parte delle istituzioni fondatrici. Di più: un “cortile” oggetto di continue incursioni avventuristiche e provinciali, mediaticamente strumentalizzata, intese a ritardare o addirittura vanificare il lavoro che, nonostante tutto, la fondazione andava elaborando». «E allora a vous de jouer! (a voi ora giocare! ndr) – ha concluso – Non è mia abitudine commentare decisioni altrui, e quindi neanche quelle che hanno determinato la decisione delle mie dimissioni, mi limito solo a una personale considerazione: che dolore per me, che pena per Napoli, che vergogna per tutti».

A questo punto, Caldoro, cosciente del difficilissima situazione venutasi a creare, ha chiesto al Sindaco di assumere la presidenza della Fondazione, occupandosi degli eventi in programma in città, mentre compito della Regione sarà quello di occuparsi delle manifestazioni che si terranno nei siti Unesco della Campania.

Puntuale la spiegazione di De Magistris in occasione della seduta monotematica del Consiglio comunale sul Forum delle Culture : «Non c’è nessuna volontà egemonica. Vogliamo offrire l’opportunità di partecipare a chi fino ad oggi non ha potuto perchè questo deve essere il Forum della gente».

Nei prossimi giorni, intanto, ha fatto sapere che chiederà di poter incontrare il  Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ed il presidente del Consiglio, Mario Monti, per affrontare con loro la questione organizzazione Forum: « il Governo non puo’ solo guardare, – ha detto – deve entrare nell’evento».

 

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