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In seguito all’annullamento dello spettacolo Kan Ma Ya Kan – scritto e diretto da Luisa Guarro e ispirato a Palestina Fiabe, a cura di Wasim Dahmash e Favole del mondo arabo a cura di Inea Bushnaq, messo in scena con la consulenza culturale di Omar Suleiman e con gli attori Antonio Grimaldi, Ettore Nigro, Loretta Palo ed Omar Suleiman – e alle polemiche sorte tra la compagnia ed i responsabili del Teatro ospitante, riportiamo il comunicato stampa diffuso dalla compagnia:

 

«Kan Ma Ya Kan (spettacolo in cartellone dal 15 al 25 febbraio a Galleria Toledo) non è stato annullato per motivi tecnici come ha comunicato il teatro. I tecnici che ieri hanno smontato l’allestimento assicurano che non c’era nessun problema tecnico! La verità è che Galleria Toledo, durante le sere del nostro spettacolo, emetteva biglietti falsi su cui non compariva il nome del nostro spettacolo, ma il nome di un vecchio spettacolo della direttrice Laura Angiulli. Avevano dichiarato un altro spettacolo alla Siae (“Figure quadro” di Laura Angiulli) e facevano borderò falsi. Scoperto l’imbroglio invece di scusarsi con noi, ci hanno chiesto di rinunciare ai nostri diritti e siccome ci siamo rifiutati, ci hanno buttato fuori.

Laura Angiulli continua a mentire. Su Repubblica replica che c’era un accordo e non c’era! E ancora che il nostro spettacolo era diverso da quanto proposto: gli spettatori e i giornalisti che hanno visto lo spettacolo possono testimoniare che non c’è incongruenza tra lo spettacolo in scena e la presentazione che ho scritto e inviato al teatro, tanto più che il teatro si è occupato di diffonderla. Inoltre “Figure quadro” è uno spettacolo di Laura Angiulli autrice e di esso ho saputo l’esistenza solo quando uno spettatore mi ha fatto notare che era menzionato sul biglietto al posto del nostro spettacolo»

Luisa Guarro, regista

 

«Non sono un uomo di teatro. Ho imparato con gli anni che quando si entra in un teatro e si sale sul palcoscenico quello diventa la tua casa, il tuo spazio sacro finchè non finisci il tuo lavoro. Essere messo fuori porta com’è successo a noi con KAN YA MA KAN a Galleria Toledo dove c’è stato impedito, con la scusa dei motivi tecnici, di fare le ultime due repliche dello spettacolo, è stato di una violenza incredibile. Paradossale per uno spettacolo che parla della sopraffazione del Ghoul, il mostro nelle fiabe arabe… e cosa dire per un palestinese con quel mostro nella propria casa?»

Omar Suleiman, consulente culturale e presidente di Osservatorio Palestina

 

 

Questo giornale resta disponibile ad ospitare eventuali repliche della controparte.



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