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Prosa, musica ed immagini per rappresentare il racconto in poesia di De Filippo e la storia di un uomo.

Enzo Attanasio mette in scena al Theatre de Poche il celeberrimo poemetto scritto da Eduardo De Filippo nel 1949, Baccalà, alternando alla recitazione delle strofe, musiche della tradizione napoletana e non solo. A queste fa da sfondo la scenografia di Tonino di Ronza, meritevole di plauso, ispirata a La Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. Lo spettacolo appare elegantemente essenziale in tutti i suoi elementi: la recitazione, le musiche e la scenografia non sfiorano mai né il “troppo” né il “troppo poco” e si intrecciano in un linguaggio armonioso che investe il pubblico permettendogli di partecipare al patire del personaggio, mettendolo così di fronte alla questione sociale che qui viene evocata, ovvero la guerra.

La prima guerra mondiale, infatti, cambia lo scenario non solo fisico ma anche psicologico degli uomini: Baccalà non può più essere se stesso, il conflitto ha portato via la sua identità e quella di tutto il suo popolo che più non lo riconosce. La guerra ha ucciso anche i vivi.

Di ciò il protagonista, che il suo stesso autore definisce «un personaggio tipico di una Napoli eterna, fermato e disegnato in versi», un po’ inconsciamente, se ne accorge e arriva a compiere il gesto estremo.

Enzo Attanasio oltre a dirigere lo spettacolo, ne è anche la voce narrante e il principale attore, tutti ruoli svolti magistralmente e sottolineati con merito dalle musiche di Marco Zurzolo che fanno da specchio all’universalità della storia: la Napoli che fa da cornice alla vicenda è in realtà senza confini geografici e temporali.

Repliche fino a domenica 11 marzo e poi, ancora, da giovedì 15 a domenica 18 marzo.


Carmela Pugliese e Valerio Corvino

 

Teatro de Poche

Via Salvatore Tommasi 15,  Napoli

Tel: 081 549 09 28 – 339 650 79 49

email: info@theatredepoche.it

http://www.theatredepoche.it/

Orari spettacoli: ore 21; la domenica ore 18.

 

 

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