Il SAI di Napoli riprende le attività
Molteplici i temi su cui il sindacato in difesa dei lavoratori dello spettacolo ha appena iniziato una riflessione condivisa.
Torna a nuova vita, dopo un periodo di stallo legato probabilmente ad una generale disaffezione da parte dei professionisti dello spettacolo nei confronti dell’istituto, il SAI, Sindacato Attori Italiano, sezione Napoli, nato allo scopo di garantire la difesa della categoria attori e attrici, afferente alla CGIL ma con proprio statuto che lo rende, dunque, indipendente.
Costituito per ora da un numero limitato di attivisti, il sindacato mira ad aumentare i propri iscritti garantendo loro tutele e servizi.
In particolare, nell’ultima riunione tenutasi la scorsa settimana, si è dato inizio una riflessione sui seguenti argomenti:
– conferma offerta, da parte del sindacato, di un servizio legale di copertura che assista gli iscritti nei contenziosi giudiziari;
– creazione di uno sportello che formi attraverso l’informazione, facilitando l’incontro tra esperti interni al sindacato ed attori e, di conseguenza, la conoscenza in tema di contratto nazionale di categoria, diritti e doveri e la loro evoluzione legislativa, fiscalità, diritto di immagine e d’autore ed altri aspetti di interesse generale e personale;
– istituzione di uno osservatorio che, così come previsto dalla legge regionale sullo spettacolo (L. reg. 6/2007 art. 11), analizzi il flusso economico pubblico e svolga funzione di controllo sull’assegnazione dei fondi pubblici e la loro gestione
– proposta “dal basso” del SAI affinché il FUS (il Fondo Unico per lo Spettacolo creato con L. 163/85 con il duplice scopo di riordinare gli interventi finanziari a favore dell’intero settore dello spettacolo e di conferire disciplina unitaria a tali interventi) diventi un diretto sostegno al lavoro, attraverso la copertura degli oneri obbligatori. In questo modo si eliminerebbe la discrezionalità nell’assegnazione delle risorse finanziarie alle attività di settore e si contribuirebbe alla soppressione del lavoro irregolare, eliminando infine le barriere di ingresso per le copagnie giovani o di nuova formazione.
Impegnato a favorire e rimarcare il concetto di professionalità, il SAI si pone, tra i suoi obiettivi, anche la soluzione di un ulteriore urgente problema: l’abrogazione de Regio Decreto 1827/ 1935 che testualmente afferma: “Non sono soggetti all’assicurazione obbligatoria per la disoccupazione involontaria: (…) il personale artistico, teatrale e cinematografico” e che la sentenza del 20 maggio 2010 della Suprema Corte di Cassazione n. 12355 ha ulteriormente avallato escludendo dall’indennità di disoccupazione tutti quei lavoratori che pur essendo assunti come lavoratori dipendenti da una ditta che versava la dovuta quota contro la disoccupazione (quota DS), risultavano comunque essere lavoratori “autonomi” in quanto in possesso di preparazione tecnica, culturale o artistica.
«Perché infatti, escludere dall’indennità di disoccupazione i lavoratori dell’ingegno pur essendo essi stessi lavoratori dipendenti e dunque avendone diritto al pari degli altri?» si domandano gli operatori del settore
Da qui, dalle mancate risposte ad un tale interrogativo, la richiesta a voce alta ché, nella ricostruzione del welfare, il sostegno al reddito venga riconosciuto a tutti i lavoratori dello spettacolo, alla luce, soprattutto del fatto che, ad essere penalizzati, in questo modo, sono proprio quelle categorie che hanno connaturata nella loro attività l’intermittenza lavorativa.
Giusta raccomandazione sulla condizione dell’artista dell’UNESCO ottobre 1980, recentemente recepita dalla commissione ciltura del parlamento europeo.
Grande fermento, dunque, tra le file dei lavoratori dello spettacolo che intendono sovvertire lo stato dei fatti attuali alla scopo di ottenere maggiori garanzie e maggiore trasparenza ed è in tale ottica, pertanto, che si pone anche la decisione del Sai, sezione Napoli, di aprire una pagina facebook dal nome “Informa- spettacolo” sulla quale sarà possibile porre quesiti a cui gli operatori cercheranno di rispondere anche de visu previo appuntamento il lunedì presso la sede SLC CGIL di via Pavia 134 zona ferrovia.
Ileana Bonadies