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Al Trianon protagonista è la musica napoletana che diverte e commuove.

Ti sorprendi per le buone maniere e lo stile garbato del parcheggiatore abusivo. Cammini per una strada dissestata, stando attenta a non inciampare. Arrivi in un quartiere vivo e storico di Napoli e ti sorprendi di nuovo per la sua bellezza e per la fila che c’è fuori al teatro. Entri nel Teatro Trianon di Raffaele Viviani, ti guardi intorno e scopri un teatro di forma circolare semplice ed elegante. Noti con piacere che la galleria e la platea sono quasi piene ma ti domandi anche dove siano i giovani e perché disertino il teatro.

Finisci di pensare a tutto questo e d’improvviso le luci si spengono ed il palco si illumina solo della luce dell’occhio di bue che svela la presenza di un Pulcinella sgomento per la visione del pubblico e che maleducatamente, con un moto di flatulenza, apre il sipario.

Due ore intense, divertenti ed emozionanti, divise in due atti, prendono, così, il via grazie all’arte di Peppe Barra che con Salvatore Esposito racconta Napoli. Splendido il ritratto della città che viene offerto attraverso le sue musiche, le sue contraddizioni, le sue poesie e i suoi racconti unici. Così come attraverso quelle storie un po’ amare e un po’ allegre, che strappano una lacrima ma paradossalmente anche tante risate. Come quella di Catena, un transessuale che ha un grosso debito in denaro con Cocis, l’uomo che ama e che allo stesso tempo le usa violenza, oppure ancora come la favola d’amore che vivono due escrementi umani.

Toccanti anche le bellissime poesie napoletane che vengono recitate e le canzoni interpretate, entrate a far parte con successo della nostra tradizione, come Uocchie c’arraggiunate, che coinvolgono lo spettatore in un caleidoscopio di emozioni diverse e contrastanti rendendo unico lo spettacolo a cui si sta assistendo.

Applaudito ed apprezzato, Peppe Barra racconta, dunque  si rivela uno spettacolo di grande successo ed il merito va principalmente a Peppe Barra, qui in veste di autore, regista e protagonista principale, il quale ha saputo dare ancora una volta prova di essere un’artista completo e geniale, dotato di una splendida voce, di grande espressività comica e di quella sensibilità rara che si apprezza sempre. Immancabile anche il suo coinvolgere direttamente il pubblico che non ha esitato a prendere in giro, come quando gli ha descritto la ricetta del “bucchinotto all’amarena” i cui ingredienti qui, però, non sveleremo nella speranza che quanto prima abbiate la possibilità di ascoltarla direttamente dalla voce di Barra.

Altrettanto meritevole si è rivelato Salvatore Esposito, spalla essenziale di Barra per molti sketch ma coinvolgente per la sua interpretazione canora. Entrambi gli interpreti sono stati ben accompagnati dal vivo dai musicisti Paolo del Vecchio, alla chitarra, e Luca Urciolo, al pianoforte.

Peppe Barra racconta fa parte della rassegna Trianon Live Music, che ha visto già esibirsi grandi nomi della musica come Marco Zurzolo e James Senese. Il prossimo 30 marzo sarà il turno di Pietra Montecorvino con Malamusik.

 

Gabriella Galbiati

 

 

Teatro Trianon

Piazza Vincenzo Calenda, 9 – Napoli

Tel. 081 225 82 85

trianon@teatrotrianon.org

http://www.teatrotrianon.org/




 

 

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