Hotel Paradiso: perdere 4 stelle non è un problema… se le stelle vere sono in scena
La compagnia berlinese Familie Flöz, approda per la prima volta a Napoli con lo spettacolo Hotel Paradiso.
Una “famiglia eterogenea e bizzarra”, così amano definirsi i componenti della compagnia Familie Flöz, fondata nel 1994 da Hajo Schüler e Markus Michalkowski, che ha iniziato con lo sperimentarsi nel teatro di figura, nel teatro di maschera, nella danza, nella clownerie, nell’acrobazia, nella magia, e nell’ improvvisazione accumulando, così, un solido bagaglio di esperienze e portando in giro per il mondo esperimenti teatrali grandiosi.
Nella fattispecie parliamo dello spettacolo Hotel Paradiso, in scena al Teatro Bellini fino al 1 Aprile e ambientato nella hall di un albergo di montagna, gestito da un’anziana ma autoritaria capo-famiglia che poi lascerà tutto nelle mani dei figli in rivalità fra loro: un uomo malinconico e desideroso d’amore e una donna vendicativa e amante dell’estetica. Intorno a loro si muovono curiosi e strampalati personaggi tra cui la cameriera cleptomane e innamorata; il grosso cuoco con il camice sempre imbrattato di sangue, pronto a macellare qualsiasi cosa gli capiti sottomano; la dolce fotografa; un ladro alla ricerca di un nascondiglio; un facchino raccomandato per l’impiego presso la struttura e due bizzarri detective, che danno vita a situazioni paradossali, gag comiche e momenti altamente esilaranti che sottolineano il continuo passaggio, durante l’intero sviluppo della storia, dal comico al drammatico, dal grottesco al noir.
Gli attori dei Familie Flöz si presentano con il volto ricoperto da maschere di cartapesta che hanno costruito da sé. Le maschere diventano la materia prima per lo sviluppo drammaturgico della messinscena e proprio ciò che potrebbe presentare un limite, diventa un punto di forza per gli attori. Ogni personaggio, infatti, è caratterizzato da una particolarità che lo rende estremamente riconoscibile e ogni gesto, ogni movimento è studiato con grande meticolosità tanto che neanche per un attimo si percepisce l’assenza della parola che assume, in questo contesto, un valore superfluo.
Eppure alla fine dello spettacolo si ha la sensazione di aver sentito pronunciare parole, di aver visto il volto delle maschere cambiare espressione, di averli visti ridere e piangere: tutto, in realtà, è presente solo nell’immaginazione dello spettatore ma è proprio questa la magia che anima lo spettacolo rapendo l’entusiasta pubblico e lasciando tutti a bocca aperta.
Nel finale, prima di ringraziare e salutare gli spettatori, gli attori continuano a sorprendere offrendo una piccola composizione musicale arrangiata con una fisarmonica, i campanellini suonati dalla reception e cucchiai percossi a ritmo.
Un esperimento straordinario, unico nel suo genere, reso possibile grazie alla forza del lavoro collettivo. Doveroso, pertanto, è menzionare i quattro attori, spesso anche ballerini e acrobati, che interpretano ben 24 personaggi: Anna Kistel, Sebastian Kautz, Thomas Rascher e Frederik Rohn diretti dall’abilissima regia di Michael Vogel.
Uno spettacolo da non perdere!
Giulia Esposito
Teatro Bellini
Via Conte di Ruvo, 14 – Napoli
Tel 081 549 12 66