Il NTFI omaggia Israele e in Palestina gli israeliani sequestrano gli artisti
Nabil Al-Raee, direttore artistico del Freedom Theatre sequestrato dall’esercito israeliano.
Quest’anno il NTFI ha acceso le luci sulla danza israeliana dedicando un focus speciale su un paese amato e odiato a livello globale per le sue azioni repressive nei confronti del popolo palestinese. Mentre è tutto pronto per gli spettacoli di danza in terra partenopea, in Medio Oriente si scatena il putiferio. In realtà anche a Napoli ci sono stati proteste (pacifiche) in occasione del concerto dell’israeliana Noa da parte dei Centri Sociali Occupati e di organizzazioni solidali con la Palestina che hanno fatto sentire la loro voce all’ingresso del Teatro San Carlo. Il 6 giugno però, in Palestina l’esercito israeliano ha portato avanti un azione repressiva che sta facendo il giro del mondo. In piena notte agenti speciali israeliani hanno fatto irruzioni nella casa del direttore artistico del Freedom Theatre, sequestrandolo e portandolo in una località tutt’ora sconosciuta. Non è ancora chiaro il motivo del sequestro. Inutili i tentativi da parte di familiari ed amici di contattare il coordinamento distrettuale dell’esercito israeliano. Negli ultimi mesi più della metà dei dipendenti del Freedom Theatre sono stati interrogati dall’esercito israeliano, secondo alcuni sarebbero stati intimiditi e in alcuni casi minacciati.
A Napoli impazzano già le proteste, i collettivi si organizzano e intanto sui social network messaggi di indignazione si diffondono velocemente. Nelle prossime ore si prevedono azioni dimostrative al NTFI. Il teatro faccia sentire la sua voce.
Rosario Esposito La Rossa