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Conclusosi il Convegno Internazionale di studi promosso, tra gli altri, dalle Università di Napoli e Cagliari e dal Teatro San Carlo.

Dal 7 al 10 giugno si è tenuto a Napoli il Convegno Internazionale di Studi Filologia Teatro Spettacolo promosso dalla Seconda Università degli Studi di Napoli, la Regione Autonoma della Sardegna, il Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica – Università degli Studi di Cagliari, Università degli studi di Napoli “Federico II”, il Teatro San Carlo di Napoli, la Fondazione “Pietà de’ Turchini” di Napoli e il Centro Studi per la ricerca documentale sul teatro e il melodramma europeo – Fondazione Giorgio Cini di Venezia.

Il convegno si è articolato in quattro giorni di studio, divise tra Santa Maria Capua Vetere, sede della Facoltà di Lettere e Filosofia della Seconda Università degli studi di Napoli, e Napoli presso la Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano, il Teatro San Carlo di Napoli (MeMUS) e il Centro di Musica Antica Pietà de’ Turchini. Ad esso vi hanno partecipato relatori italiani e non solo e in particolare importanti studiosi di filologia e di teatro, alcuni di essi afferenti all’Università di Napoli, come Patricia Bianchi e Nicola di Blasi

Si è trattato dunque di un incontro tra realtà diverse ma allo stesso tempo parallele e interessate alla promozione della cultura. Un convegno itinerante per coinvolgere e far rivolgere lo sguardo della cittadinanza campana verso il mondo del teatro e ciò che lo riguarda.

I temi trattati hanno spaziato ampiamente e in maniera approfondita dai luoghi alla musica, dal costume alla lingua. Ovviamente un’attenzione particolare è stata dedicata ai testi, allo studio filologico dei copioni, ai manoscritti ritrovati riguardanti gli esordi di Carlo Gozzi e ai canovacci della Commedia dell’Arte.

Anche per quanto riguarda gli autori trattati, i relatori hanno saputo dare rilievo a quelli più importanti che con le loro opere hanno attraversato la storia del teatro mondiale. Tra gli interventi, da ricordare quelli dedicati a Peppino e Titina de Filippo, a Shakespeare, a Kurosawa, Pirandello, Calderón de la Barca.

La Redazione

 

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