Premio “Le Maschere del Teatro Italiano”: il 28% dei candidati ha lavorato con De Fusco
Su 36 candidati ben 9 hanno avuto rapporti lavorativi con l’organizzatore del Premio.
Dal mese di maggio sono note le terne finaliste dell’edizione 2012 del premio “Le Maschere del Teatro Italiano”, premio nato dalle ceneri degli Olimpici del Teatro promossi dall’ETI e organizzato, ancora una volta, da Luca De Fusco (già direttore del NTFI, del Mercadante, del Ridotto de Mercadante, del San Ferdinando).
Poche le considerazioni sui nomi che compongono ciascuna categoria, per molti espressione artistica del teatro italiano. 36 candidati. 12 premi in palio: dalla regia, agli attori, fino ai costumisti. Ciò che però colpisce è che su 36 candidature ben 9 sono relative ad attori, attrici e scenografi di spettacoli prodotti o diretti dello stesso organizzatore. Ben il 25% dei candidati, infatti, risulta abbia lavorato con Luca De Fusco e la percentuale sale al 28%, ovvero un quarto delle candidature, se si calcolano anche Mascia Musy e Mariano Rigillo, in scena l’anno scorso al Mercadante e quindi sempre selezionati da De Fusco. Coincidenze interessanti per chi le ritiene tali.
Fa riflettere la posizione di Massimo Ranieri: strapagato durante l’ultimo spettacolo di De Fusco (L’opera da tre soldi), ha ricoperto negli anni molteplici ruoli all’interno del Premio: nel 2009 è stato conduttore del suddetto; nel 2011 ha ricevuto il Premio Speciale del Presidente; nel 2012, infine, è candidato come Miglior Attore.
Ancora, suscita perplessità la presenza di Filippo Nigro. Candidato come Attore Emergente sebbene sia nato nel 1970 (42 anni), ha già lavorato in teatro e al cinema con Juan Diego Puerta Lopez e Ferzan Ozpetek e dunque ci si domanda se sia mai possibile candidare quale Miglior Attore Emergente un interprete che ha già vinto un Globo d’Oro come Miglior Attore con il film La finestra di fronte.
Lo stesso dicasi per Silvia Siravo che lavora in teatro dal 1995; attrice di fiction e film, vanta collaborazioni con Placido e Pugliese eppure è candidata come Miglior Attrice Emergente.
L’altra candidata a Miglior Attrice Emergente, Federica Sandrini, non compare tra le ultime regie di De Fusco, ma è tra le attrici di La casa di Bernarda Alba con Lina Sastri (anche lei candidata), spettacolo prodotto dal Mercadante. Lo stesso accade con Gaia Aprea, storica attrice di De Fusco, o ancora con la già citata Mascia Musy, che con De Fusco aveva lavorato nel 1999 e ora, in occasione del NTFI 2012, sarà in scena con lo spettacolo A bocca piena.
Alla luce di questi dati, “Le Maschere del Teatro Italiano” appaiono, dunque, un premio alquanto “anomalo”; un premio che sembra dire: «Tutte le strade portano a De Fusco».
E da tale anomalia anche la giuria sembra non restare esente. Niente da obiettare sulla presenza dei critici; è giusto che ci siano. Forse esistono per questo. Ma perché in una giuria di un premio nazionale molto valorizzato dai media, devono esserci Carlo Repetti (direttore dello Stabile di Genova) e Pietro Longhi (direttore del Manzoni di Roma)? Quali competenze hanno l’assessore alla Cultura Caterina Miraglia della Regione Campania e il Vicedirettore generale della RAI Giancarlo Leone, per poter giudicare spettacoli e protagonisti?
Azzardiamo qualche risposta. Nulla da aggiungere sulla Miraglia: critici e giornali hanno consumato fiumi d’inchiostro sulla sua presenza in numerosi CdA di festival culturali. Giancarlo Leone garantisce la prima serata sulle reti Rai del premio. Per quanto riguarda Carlo Repetti dello Stabile di Genova, Luca De Fusco ospiterà al Mercadante lo spettacolo prodotto dal teatro ligure La scuola delle mogli. Niente ci è ancora chiaro, però, rispetto a Pietro Longhi del Manzoni di Roma.
Anche l’anno scorso, comunque, si erano verificate interessanti anomalie. Massimo De Matteo, ad esempio, aveva vinto come Miglior Attore Emergente (anche lui emergente nonostante lavori in teatro dal 1997, nonostante diriga il De Poche, nonostante abbia lavorato con Franco Però, Luca De Filippo e Tato Russo) e sempre a lui era stato assegnato il premio per lo spettacolo Le bugie hanno le gambe corte, in scena nella scorsa stagione del Mercadante. Prima o poi la giuria ci spiegherà il criterio per la scelta di Attori Emergenti. Altrettanto dicasi per i premi conferiti a Ugo Pagliai (Miglior Attore) che ha lavorato con De Fusco per lo spettacolo Eracle, e a Filippo Dini vincitore del premio Miglior Attore non protagonista per lo spettacolo Romeo e Giulietta, pièce inserita nella nuova stagione del Mercadante.
Molti forse si indigneranno, ma è tutto scritto su internet.
Rosario Esposito La Rossa