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Il sottosegretario esprime le sue perplessità e non risparmia dalle critiche nessuno. Lettieri replica.

Il sottosegretario agli Affari Esteri, Staffan de Mistura, nei giorni scorsi ha tenuto una conferenza stampa durante la quale si è dimostrato molto critico nei confronti dell’ organizzazione del Forum delle Culture che si dovrebbe svolgere a Napoli nel 2013.

Il sottosegretario ha espresso in maniera diretta ed incisiva la sua impressione circa la mancanza di contenuti che, ad oggi, risulta avere la manifestazione. A tale dichiarata contestazione, è molto difficile non essere d’accordo considerato che mesi fa il sindaco De Magistris e il presidente della Regione Caldoro avevano promesso di indire bandi per la presentazione dei progetti, senza tra l’altro specificare la natura esatta di essi, e ancora nulla è stato indetto.

I mesi, dunque, stanno passando senza che all’orizzonte qualcosa di concreto si veda e de Mistura giustamente si è fatto avanti con parole durissime durante la presentazione del World Urban Forum, alla presenza del sottosegretario delle Nazioni Unite e del direttore esecutivo di UN-Habitat, volendo prima di tutto chiarire che il Governo ha bocciato in toto il progetto del Forum. «Non è chiamando qui qualche musicista straniero – ha dichiarato – o organizzando una grande festa che si fa cultura. Alle condizioni date, dinanzi al fatto che non ci sono certezze finanziarie e che neppure è ancora chiaro cosa debba essere il Forum delle culture, noi non siamo più disposti ad assicurare alcun appoggio al Forum».

Il sottosegretario ha spiegato, inoltre, che a rischio è stata anche l’organizzazione del  World Urban Forum ma per fortuna, la manifestazione, la cui gestione è stata affidata al professore Siola, si terrà comunque a Napoli il prossimo settembre grazie ad una riduzione dei costi e alla volontà, forte, di portare vantaggi alla città partenopea essendo prevista la partecipazione di molti stranieri. Chiarito ciò, de Mistura ha specificato che tra i due Forum non vi è, però, alcun collegamento e il Governo non è intenzionato a far niente rispetto al Forum delle Culture.

Anche terminata la conferenza stampa, ai giornalisti presenti che chiedevano delucidazioni in merito alle sue affermazioni, il sottosegretario senza tirarsi indietro ha risposto ribadendo quanto nessuno sappia veramente in che modo si articolerà il Forum delle Culture: se i fondi europei stanziati per la sua realizzazione non saranno veramenti motivati con qualcosa di concreto, pertanto, il tutto verrà congelato.

E come se non bastasse, de Mistura aggiunge: «Gli europei ci chiedono di essere seri, e invece io non vedo, per il Forum delle culture, né soldi né impegni. Questo Governo, insomma, non fornisce alcun appoggio al Forum, alcun avallo. Lo vadano a chiedere, se vogliono, al prossimo governo, visto che il Forum delle Culture è previsto per il 2013. Noi soldi da spendere così, in un momento tanto delicato per la nostra economia, proprio non ne abbiamo». A nulla vale che i soldi che la Regione ha promesso per il Forum (15 milioni di euro) siano fondi europei: «I fondi europei – precisa – sono anche fondi italiani. Sono soldi di ciascuno di noi. Ai fondi europei chiediamo sostegno su altro, su cose ben più importanti. Il presidente del Consiglio, Mario Monti, sa che conta, che è importantissimo, come viene speso ogni euro, che sia europeo o no».

Ciò che a questo punto è, forse, onesto domandarsi è se sia opportuno fare il Forum o, piuttosto, rinunciare ad esso e verificare quanto e se può apportare davvero dei vantaggi alla città in un momento di crisi economica come quello attuale.

Senza dimenticare  che ormai manca davvero poco alla fatidica data e lunga è la lista delle cose da fare.

Intanto, immediata, arriva la replica del leader dell’opposizione di centrodesta in Consiglio comunale, Gianni Lettieri: «Un’uscita dura e irrituale come quella del sottosegretario De Mistura, proprio per la sua eccezionalità, sottolinea in maniera netta e una volta per tutte la gestione fallimentare, su tutta la linea, del Forum delle culture da parte dell’attuale amministrazione cittadina. Si tratta – aggiunge – di una bocciatura senza appello che, ancora una volta, fa fare ai napoletani la figura degli improvvisati, di quelli che fanno ‘ammuina’ per coprire pressapochismi».

Gabriella Galbiati

 

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