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Delibere e pastette di un teatro per pochi eletti.

È appena passato un anno dall’elezione/rivoluzione arancione del sindaco di Napoli Luigi De Magistris. È tempo di primi bilanci e tempo di capire i risultati, magari confrontandoli con quelli del Governatore Caldoro, che ormai ha lasciato il teatro regionale nelle mani di Caterina Miraglia, assessore alla Cultura. Quest’articolo, quest’analisi-riflessione, nasce da un ricerca tra delibere comunali e bollettini ufficiali della Regione. Righe per capire cosa c’è di vero, di ufficiale al di là delle promesse, degli incontri coi collettivi, minacce e applausi a De Fusco.

Partiamo dalla Regione. Prendiamo in esame i tre bollettini più importanti. Lasciando perdere i vari festival organizzati dalla Fondazione Campania dei Festival, ampiamente finanziata da Caldoro,  con 6 milioni di euro, cosa ha fatto di concreto la Regione Campania per il teatro campano? Uno. Ha contribuito alla sterilizzazione di un teatro popolare, che negli scorsi lustri aveva spopolato con i suoi abbonamenti. Appena 19.000 euro sono stati concessi al nascente Museo della Canzone Napoletana, che andrà a sostituire le stagioni ricche di commedie del Trianon. Delibera n°693 del 6/12/2011.

Due. Ha predisposto un finanziamento di 371 mila euro per la Fondazione Teatro di Napoli, Teatro Nazionale del Mediterraneo e per Nuova Commedia. Delibera n°11 del 1/2/12.

Ultimo ma non per importanza, è stato indetto un bando di 835 mila euro per la ristrutturazione e il risanamento del Teatro Mugnone di Marcianise, chiuso da anni e centro di numerose proteste. Marcianise è un comune casertano di centrodestra .

Passiamo al Comune. Prima di aprire il capitolo De Magistris, è utile soffermarsi sulle ultime delibere dell’era Iervolino, delibere giunte in extremis, poco prima del crollo. Prima di abbandonare la poltrona di primo cittadino, la Iervolino e la sua giunta hanno assegnato all’Univeristà parastatale Suor Orsola Benincasa,  i locali dell’ex Cinema – Teatro Aurora, “siti in Napoli, Piazza Dante al fine di fornire la struttura necessaria per l’operatività del corso di laurea in “Imprenditoria dello Spettacolo” (Cinema, Televisione, Teatro), corso già attivato in collaborazione con il teatro di San Carlo, con la Rai, con Mediaset, con l’Istituto Luce e con Cinecittà”. Locali assegnati per 20 anni. Per il Maggio dei Monumenti 2011 sono stati concessi finanziamenti per 378 mila euro a VesuvioTeatro, 40 mila euro a Movimento Danza e 30 mila euro all’Associazione Achab. Per un totale di 448 mila euro. In più sono stati stanziati per la ditta Edil Cavallo (ditta che si era occupata dei lavori di ristrutturazione del San Fedrinando) 1.338.000 euro. In due mesi, dunque, nel totale caos prelettorale, il Sindaco del PD ha erogato quasi 2 milioni di euro e consegnato per 20 anni nelle mani di privati locali storici.

La prima delibera riguardante il teatro dell’era De Magistris è la numero 1222 del 21/12 e riguarda la designazione dei nuovi tre membri del consiglio d’amministrazione del Mercadante. Il primo vero e proprio finanziamento è targato “Atelier Teatrali”, progetto semestrale della Di Nocera per il San Ferdinando con un budget di 60 mila euro. Il Comune di Napoli ha inoltre aderito alla proposta dello Stabile di Torino riguardante la realizzazione dello spettacolo teatrale Operette morali a cura di Mario Martone. Pièce finanziata con 33 mila euro. Meno di 10 repliche in città, comprese le scolaresche.

Questo è tutto, a voi il giudizio.

Rosario Esposito La Rossa

 

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