Manlio Boutique

Maria Luisa Santella dovrà pagare gli arretrati e un nuovo fitto per il suo spazio.

La storia che vi stiamo per raccontare ha inizialmente i toni di una bella favola in cui una principessa lascia il suo paese per un grande progetto ma riesce a farvi ritorno perché le viene affidato uno “splendido castello”. Purtroppo la favola viene spezzata a causa di interessi economici.

La protagonista della nostra storia è Maria Luisa Santella, attrice napoletana che ha lavorato con i grandi del nostro tempo come Carmelo Bene, Vittorio Gassman e Ettore Scola. Nel 1989 la nostra eroina saluta Napoli alla volta dell’Australia, precisamente per Perth, dove le viene affidata la cattedra all’Academy of Performing Arts. Nel 2000 l’allora sindaco Bassolino la richiama e la fa ritornare nella città partenopea dandole in gestione un immobile del Comune in piazza Cesarea. La Santella accetta e vende la sua casa australiana per poter ristrutturare uno spazio in cui verranno ospitati decine di laboratori e spettacoli.

Nel 2011 l’ex assessore al Patrimonio D’Aponte le riconosce inoltre l’alto valore socio-culturale, per cui ottiene un 10% di riduzione sul pagamento del canone che deve essere applicato anche sugli arretrati. L’attuale assessore Tuccillo invece le nega questa agevolazione e come se non bastasse la Santella deve pagare tutti gli arretrati e firmare un nuovo contratto d’affitto. Il prezzo mensile del castello lievita così da 400 euro a ben 1700 euro.

Quanto ancora la cultura deve essere insabbiata in questo Paese? Quanto ancora chi cerca di promuovere ed organizzare eventi culturali, deve sentirsi affossato e non aiutato dallo Stato e dal proprio Comune di appartenenza? Sono domande a cui non è possibile sottrarsi quando forte è il rammarico di vedere progetti bloccati o spazi chiusi che invece questa città meriterebbe. La cittadinanza ha bisogno di luoghi di espressione e di confronto come quello di piazza Cesarea che necessita di sostegno soprattutto in un momento economico critico come questo.

Alla fine di questa triste storia, alla nostra eroina Santella non può, dunque, che restare l’amaro in bocca e la battuta finale: «Sono esaurita, me ne ritorno in Australia».

Gabriella Galbiati

 

Print Friendly

Manlio Boutique