Perché il Mercadante non ha il Comitato Artistico?
Passano i mesi e gli anni e Luca De Fusco non nomina il Comitato Artistico dello Stabile.
Fra pochi mesi inizierà la seconda stagione del Teatro Mercadante di Napoli firmata da Luca De Fusco. Il 25% degli spettacoli proposti dal direttore non possiamo definirli “novità” in quanto già in scena in questi giorni durante l’ultima edizione del NTFI. Si può essere d’accordo o non d’accordo con le scelte di Luca De Fusco rispetto al Mercadante, al Ridotto, al San Ferdinando e a tutto il resto. Ciò che però non dovrebbe essere opinabile è la mancanza di un Comitato Artistico al fianco del direttore. Comitato Artistico di cui si parla espressamente anche nello Statuto del Teatro Mercadante.
Leggiamo un po’: Articolo 19 “Il Comitato artistico è composto fino ad un massimo di cinque membri nominati dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Direttore tra eminenti personalità del teatro.
I membri durano in carica due anni salvo l’anticipata decadenza nell’ipotesi di cessazione dalla carica del direttore che li ha proposti. Essi possono essere riconfermati anche più volte.
Le cariche di componente del Comitato artistico e del Consiglio di Amministrazione sono incompatibili.
Il Comitato Artistico:
-coadiuva il Direttore nella elaborazione e progettazione dei programmi di attività dell’associazione;
-propone spettacoli, progetti e iniziative culturali di ricerca e di formazione e cura la collaborazione con esperti, centri di ricerca e di studi, imprese, istituzioni pubbliche e private;
-collabora alla realizzazione delle iniziative artistiche deliberate dagli organi dell’Amministrazione.
L’esecuzione o la mancata esecuzione di attività dell’associazione in contrasto con il parere espresso dal Comitato Artistico, deve essere motivata.”
Insomma il Comitato Artistico ha il compito di “aiutare” nella scelta degli spettacoli il direttore ed è lo stesso direttore a nominare i membri dell’organo in questione. Interessante l’ultima frase dell’articolo, ovvero “la mancata esecuzione di attività dell’associazione in contrasto con il parere espresso dal Comitato Artistico, deve essere motivata.” In poche parole bisogna dar conto al Comitato Artistico. Luca De Fusco può scegliere, selezionare, produrre, distribuire spettacoli ma non senza il supporto (favorevole o contrario) del Comitato Artistico, organo da Statuto.
Non se ne parla quasi mai di questa mancanza democratica, appare strano che il Comune di Napoli, maggior azionista del Mercadante e proprietario fisico dello Stabile partenopeo, non intervenga nella figura di Antonella Di Nocera, Assessore alla Cultura, che più volte si è detta contraria al doppio ruolo che ricopre De Fusco (NTFI e Mercadante), ma che per ragioni istituzionali siede al suo fianco in conferenza stampa.
I giornali avevano speso fiumi di inchiostro sulle nomine del Consiglio d’Amministrazione, sulle spartizioni politiche, sulle quote di destra e sinistra, su quello che francamente dovrebbe poco interessare all’arte e al teatro in particolare. Per il Comitato Artistico le righe vengono soppresse dall’Harry Potter di turno e il potere si concentra nelle mani di un’unica persona.
Riguardo allo Statuto del Mercadante ci ritorneremo, per parlarne con più calma, valutando obiettivi e risultati raggiunti.
Il mondo teatrale napoletano attende fiducioso la nomina del Comitato Artistico, supporto democratico di valore artistico, del Teatro Mercadante, convinti che ci sarà un rapido epilogo dell’insolvenza nonostante il 18 mesi già trascorsi!
Rosario Esposito La Rossa