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Cronache teatrali dall’«Avanti!», 1916-1920

L’amico di famiglia di Caillavet e De Flers al Carignano.

L’amico di famiglia, di Caillavet e De Flers, è il lavoro teatrale da cui è stato estratto il libretto dell’operetta: La regina del fonografo.

Nessun elemento teatrale di notevole importanza esiste nella commedia che non sia passato nell’operetta: la figura di «amico di famiglia», quantunque dia il titolo, non è effettivamente che la «macchina» che serve esteriormente a saldare i vari episodi dell’azione.

La commedia si svolge in questi due motivi: una donna «onesta» dà buoni consigli a una cocotte, e unacocotte dà buoni consigli a una donna onesta.

Una cocotte è rammaricata perché come donna ella è sempre scelta e non ha la libertà di scegliere: una moglie le insegna come si possa scegliere l’uomo che piace.

La cocotte è stata educata a vedere nell’amore «una carriera», è stata educata a non vedere negli uomini altro che dei clienti, di cui non bisogna mai innamorarsi, per non compromettere la carriera; la moglie invece è stata educata a far innamorare e quindi a mostrarsi innamorata: può insegnare qualcosa.

Ma anche la cocotte può insegnare qualcosa alla moglie: può insegnare come si faccia a conservare un uomo, arte che non conosce la fanciulla «onesta» che deve trovar marito e non pensare al domani, non pensare a conservarlo: la cocotte deve sapersi conservare le buone «pratiche».

Sono questi due motivi che dànno un qualche sapore ai tre atti, nonostante la farraggine degli episodi e delle situazioni, costruite secondo uno schema, per far ridere a tutti i costi il pubblico.

(27 giugno 1920).

 

Antonio Gramsci

 

 

 

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