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Dopo le proteste dei lavoratori del San Carlo contro il congelamento degli stipendi di luglio, il primo cittadino interviene a calmare gli animi.

In seguito ad una non favorevole campagna di abbonamenti e a difficoltà economiche sempre più elevate, la soprintendente Rosanna Purchia, facendo riferimento all’articolo 3 comma 4 della legge 100 del 2010 che vieta tutte le prestazioni di lavoro autonome, nei giorni scorsi aveva inviato una lettera con la quale disponeva “il congelamento dell’assegno integrativo aziendale” a partire dallo stipendio di luglio.

Inevitabile, da parte dei lavoratori del San Carlo e le rsu, l’immediata protesta contro questo provvedimento che colpisce soprattutto le fondazioni liriche: il 21 luglio, pertanto, ha avuto luogo una pacifica “invasione” del teatro con conseguente assemblea a cui hanno aderito orchestrali, coro e maestranze Cgil, Cisl, Uil e Cobas che hanno richiesto le dimissioni della Purchia (difesa dal vicepresidente del cda Maddaloni che ha dichiarato: “Sta lavorando bene e le rinnovo personalmente la mia stima e fiducia, credo di non fare fughe in avanti dicendo che interpreto il pensiero del cda.”) e l’intervento del sindaco perchè la legge venga abrogata.

Ventiquattro ore di tempo e l’incontro col primo cittadino si è svolto: rassicuranti le parole pronunciate da De Magistris che ha tranquillizzato dipendenti e delegati sindacali circa il il completo pagamento dello stipendio di luglio (compreso il 25% dell’ integrativo previsto) non mancando di sottolineare, però, come la protesta era in realtà evitabile considerato che il bilancio della fondazione risulta in attivo.

La speranza, a questo punto, è che il pagamento venga effettuato sul serio e che le parole del sindaco non restino tali ma si concretizzino così assicurando anche il riconoscimento dell’alta professionalità di tutti coloro che lavorano nel Massimo partenopeo e che hanno il diritto di essere tutelati e garantiti.

Gennaro Monforte

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