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Dalle pagine del suo seguito blog, Giulio Baffi racconta la “magia” del progetto ATT – Atelier Teatrali Territoriali.

«Comme me venette ‘ncapa ‘e fravecà stu teatro, nun v”o saccio dicere… e nun me vò trasì ‘ncapo ca songo io ‘o padrone… ca invece songhe patrune tutte chille ca traseno, e tutte chille che trasarranno quanno nuie simme muorte tuttu quante…» scriveva ai napoletani Eduardo il 22 gennaio del 1954, inaugurando il suo bel San Ferdinando. Chi raccolse quel giorno il suo invito? Chi l’ha saputo custodire e portare avanti nel tempo? Non è il caso di andare a cercare nomi e date, progetti e vittorie, spettacoli regalati alla nostra felicità, ansie sopite in quella che è stata la battaglia per fare del San Ferdinando non soltanto uno dei grande “teatri della città”, ma anche, e sopratutto un “teatro del quartiere”. Storia lunga che avuto tanti momenti lieti e tristi. Ma il San Ferdinando è pronto ed aperto. Da tanto tempo. Bisogna soltanto occuparlo. Bisogna soltanto amarlo.

Ecco che vedo le foto e sorrido. Le foto di un gruppo di ragazzi seduti in circolo nel ridotto del Teatro San Ferdinando, un bambino col naso rosso del clown osserva curioso la vetrina con dentro la “bombetta” del mitico Totò, ed altri ancora che si guardano intorno, nello spazio fantastico creato da Eduardo De Filippo per dare casa ai suoi sogni d’autore, di regista, di autore insuperabile.

Sono foto di oggi. E loro chi sono? Sono gli “scugnizzi” che entrarono mesi or sono a fare chiasso mentre in scena Luca De Filippo recitava le ansie e le storie di bugie con gambe tanto lunghe da giungere leste fino ai nostri giorni? Sono piccoli napoletani col naso rosso e il sorriso timido, entrati alcuni giorni fa, in punta di piedi, stupiti e curiosi, nello spazio inquietante del grande teatro. Ombre e luci. Vuoti e pieni. Rumore e silenzi. E’ il teatro che si offre a nuovi spettatori a venire. E’ il progetto che l’assessore Antonella Di Nocera, ha reso possibile dando il via la progetto agli ATT – Atelier Teatrali Territoriali.

Il primo “La grande magia”, curato dall’Associazione I Teatrini, è partito nella scorsa settimana e si è appena conlcuso. Destinato a bambini, ragazzi e donne del quartiere in cui Eduardo costruì il suo teatro. Tutti i giorni dal 16 luglio scorso, 30 bambini ed in parte anche le loro famiglie l’hanno fatto diventare il loro rifugio, la sede di un’attività che riprenderà poi dopo l’estate, nel mese ottobre, e andrà avanti fino a tutto il mese di dicembre.

«Vogliamo che il San Ferdinando sia abitato non soltanto dal pubblico che la sera assiste agli spettacoli, ma lo sia ogni giorno e ad ogni ora da giovani che partecipano alla sua vita, che riconoscano questo spazio pensato da Eduardo De Filippo per la sua città, la piazza come la sala, presidio culturale importante della nostra città. Per mantenere una promessa fatta a Luca che ce lo ha donato. E vogliamo che sia l’inizio di una serie di atelier che possano fondare e fare crescere la nostra comunità partendo proprio dai giovani», ha detto l’assessore Antonella Di Nocera presentando non senza emozione il suo ambizioso progetto di “Atelier teatrali territoriali”. Ecco che i piccoli napoletani hanno iniziato a abitare il grande teatro. Un progetto curato dall’Associazione I Teatrini, che ne coordina le attività, in collaborazione con le associazioni Officinae Efesti,  Interno 5 e F.Pl.Femminile Plurale.

Così una parte di quel sogno lontano di Eduardo diventa realtà, e speriamo dia i suoi frutti nel tempo. Bambini che un giorno forse saranno spettatori curiosi. Magari qualcuno tornerà su quel palcoscenico a dire cose che oggi non conosce. Magari sarà attore di spettacoli che parleranno al cuore di altri spettatori. Il seme si getta e la terra lo custodisce fino a quando germoglia. Date il tempo al teatro. Non chiedete miracoli. Aspettate sereni e impedite con tutte le vostre forze che il progetto si fermi deludendo le attese e spegnendo il sorriso di bambini. A loro affidiamo il futuro. Qualcuno di loro coglierà il nostro invito e lo farà suo per la vita.

100 interventi di laboratorio in 100 giornate, per gruppi di circa trenta persone, divisi in quattro sessioni dedicate a bambini, ragazzi, adolescenti e donne del quartiere che hanno risposto con entusiasmo all’invito degli operatori impegnati. Una selezione tematica con 15 spettacoli completa il percorso. Il primo sul “gioco”, riservato ai bambini del quartiere San Lorenzo, a cura de I Teatrini, coordinato dalla regista e drammaturga Giovanna Facciolo e condotto da Adele Amato de Serpis, Valentina Carbonara, Monica Costigliola. Venerdì 27 la “giornata dedicata ai bambini, è stata evento speciale.

«Riprenderemo ad ottobre» dice Luigi Marsano ed annuncia le quattro sessioni di laboratorio dedicate a bambini, ragazzi, adolescenti e donne. Fino a dicembre saranno poi attivati gli altri tre laboratori, condotti da Marina Rippa, Alessandra Asuni ed Alessandra Carchedi per l’Associazione F.Pl.Femminile Plurale, da Stefania Piccolo, Agostino Riitano ed Eduardo Ammendola per Officinae Efesti, e da Antonello Tudisco, Hilenia De Falco ed Antonio Della Ragione per Interno 5. Tante le aspettative degli artisti scesi in campo per fare del San Ferdinando «un cuore che pulsa e si apre alla città» creando piccole visioni, magie, luogo di armonie e di ricerca, «e se qualche mecenate o istituzione vorrà aiutarci – dice ancora l’assessore – faremo crescere ancora di più questa nostra “magia”».

 

Giulio Baffi

Per maggiori informazioni:

tel. 081 033 06 19 – 081 544 60 53

www.iteatrini.com

 

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