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Cronache teatrali dall’«Avanti!», 1916-1920

Addio sogno di Motta al Carignano

Emilio Salgari e Luigi Motta

Luigi Motta è un copioso scrittore di romanzi d’avventure nei quali abbondano i sultani, i pirati, i diamanti, gli scotennatori piú che il buon senso e il buon gusto. L’anno scorso ha incominciato a uscire dal suo dominio, commercialmente cosí fruttuoso, e ha scritto un libretto per operetta. Con questa sua commedia, Addio sogno, il Motta ha voluto tentare le grandi vie. Non contento di aver istupidito tanti innocenti bambini, vorrebbe continuare la sua opera anche con gli adulti. Nei tre atti non è possibile trovare neppure una immagine, neppure un gesto che riveli una sensibilità artistica: si tratta di un mucchietto di scempiaggini, che sono anche mediocri nella loro scempiaggine. Il pubblico scarso ha riso gustosamente dove l’autore si proponeva di far piangere a calde lagrime, e il tentativo del Motta è stato cosí allegramente seppellito.

(10 settembre 1919)

Antonio Gramsci

 

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