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Una storia sull’arte dalle molteplici sfumature, in scena al Mercadante fino al 24 febbraio.

Tre uomini, la loro amicizia e una tela bianca: sono questi gli ingredienti della commedia Art, scritta dalla drammaturga e scrittrice francese Yasmina Reza e tradotta in italiano da Alessandra Serra per la regia di Giampiero Solari.

In scena al Teatro Mercadante di Napoli fino a domenica 24 febbraio, lo spettacolo, tradotto in molteplici lingue, vede protagonisti tre amici di vecchia data la cui solida (ma apparente) unione viene scalfita dall’acquisto di un quadro molto costoso da parte di uno loro, Serge, interpretato dal credibilissimo Alessio Boni nel ruolo del medico benestante esperto di arte contemporanea. L’investimento, giudicato sproporzionato rispetto alla qualità dell’opera, è immediatamente criticato con fare sarcastico dall’ingegnere Marc, i cui panni veste con disinvoltura Gigio Alberti, e tanto basta perché tra i due si accenda un confronto, inizialmente pacato ma via via sempre più esasperato, sul significato dell’arte moderna ed il suo discutibile valore se messa a confronto con quella tradizionale.

A dirimere la questione, perché anche egli esprima il suo parere, è chiamato Yvan (il verosimile Alessandro Haber), bonario e impacciato ex commerciante di tessuti che dopo aver perso il lavoro è ora rappresentante di prodotti da cartoleria grazie all’intercessione della sua futura moglie.

In un crescendo di tensioni, tra battibecchi, recriminazioni e scontri anche fisici, la storia mette a nudo le personalità dei personaggi, e la loro vera natura, inizialmente quieta e appagata agli occhi di chi li osserva da fuori, gradualmente emerge in tutta la sua complessità rivelando il suo lato più oscuro.

Una disamina dello “stato dell’arte dell’amicizia tra gli uomini” è, dunque, ciò che il testo si prefigge di affrontare, usando a pretesto proprio un pezzo d’arte quale un quadro per accendere la miccia e fermarsi ad assistere alle reazioni che ciò provoca. Il risultato che si ottiene è probabilmente destabilizzante rispetto alla opinione diffusa (secondo cui gli uomini sono maggiormente complici tra loro rispetto alle donne): vecchie gelosie, rivalità sottili, fragilità nascoste sono, infatti, solo alcuni degli aspetti che emergono determinando una nuova dimensione dei caratteri di ciascuno di loro. Eppure tutto si scatena partendo da un quadro bianco, il vero paradosso della vicenda, così come sottolinea lo stesso regista nelle sue note.

Le battute brillanti, la distribuzione equilibrata delle stesse tra gli attori, la perfetta immedesimazione dei medesimi nel ruolo che ricoprono, assicurano al pubblico frequenti momenti di riso, ma di eccessiva lungaggine sembra peccare lo spettacolo nel suo complesso. Se infatti interessante si dimostra, all’inizio, la tematica e la modalità con cui essa viene affrontata, ripetitiva e satura potrebbe risultare essere dopo un po’. Per fortuna interviene a sostenere il ritmo la scenografia di Gianni Carluccio: bianca, asettica, se non per la presenza di due poltrone dai toni scuri e tre vasi con tipologie di fiori diversi, essa intervalla perfettamente, grazie a quinte scorrevoli, i momenti in cui sono in scena i protagonisti, e con l’ausilio di luci dai toni che cambiano segna con efficacia il passaggio dall’una all’altra ambientazione tra cui gli uomini si muovono.

Al termine della rappresentazione, terminati gli applausi, il quadro della discordia viene messo all’asta per aiutare Emergency nella realizzazione di una struttura sanitaria.

 

Ileana Bonadies

TEATRO MERCADANTE

Piazza Municipio –  Napoli

Biglietteria [+39] 081 551 33 96

biglietteria@teatrostabilenapoli.it

www.teatrostabilenapoli.it

Costo biglietto: da 21 a 36 euro

Orari:  venerdì e sabato ore 21; domenica ore 18

 

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