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“Il re sacerdote e profeta” di Maurizio Igor Meta: un monologo che ora diventa anche testo teatrale, edito da Caracò.

 

« fare una rapina è un lavoro, un mestiere, un mestiere duro…» (cit.).

 

883440_140588179455422_920844362_oDoppia uscita per Re sacerdote e profeta di Maurizio Igor Meta. Mentre dal 16 al 21 aprile lo spettacolo scritto ed interpretato dall’autore salernitano ritornerà in scena a Napoli a Galleria Toledo; la casa editrice Caracò ha voluto pubblicarne il testo nella sua collana “Teatri di Carta”.

Re Sacerdote e Profeta debutta a Spello presso il teatro Subasio nel 2010 con la regia di Cinzia Sità e fa parte di Forever Young? progetto all’interno del quale La Corte Ospitale seleziona giovani compagnie teatrali, tra le più innovative del nostro Paese, mettendo a disposizione un luogo in cui gli artisti trovano una casa, una sala prove, un teatro, e non meno importante, un confronto. Così come racconta l’autore/attore, nell’ introduzione del testo, questo monologo nasce da un incontro, non del tutto casuale, con un rapinatore “professionista” di banche.

Un percorso raccontato ripercorrendo luoghi, spazi e persone, dalla A Livella di Totò allo studio del fenomeno delle “batterie” e del crimine degli anni ‘70 fino ad approdare all’OPG (ospedale psichiatrico giudiziario) di Aversa.

Così “Aldo” diventa protagonista assoluto di questo viaggio iniziato nel 2008 e giunto fino ai nostri giorni; al centro una storia semplice, non banale, che dà corpo ed anima ad una voce, quella di Aldo appunto, che vive agendo secondo dieci regole fondamentali, che non tradirà mai.

Attraverso la capacità evocativa dell’autore, il lettore si trova coinvolto in un turbinio di altre voci, di nomi (i componenti della Banda per l’assalto al portavalori: Claudio O’ Nonno, Roberto Bob l’Attore, Giuvann’ l’Industriale, Ugo O’ Professore, Silvio Assopigliatutto e Ciccio l’Alfista), di azioni, del “colpo perfetto” e di versi in rima, che lo condurranno infine nell’inferno dell’OPG.

Profondo e chiaramente percepibile il conflitto che attraversa l’intero testo, e di cui non ne fa mistero neanche l’ autore, e cioè tra quello che il protagonista rappresenta (un criminale) e quello che egli è fondamentalmente: un individuo con una propria dignità .

.senza la pretesa, né la benché minima intenzione di dire la “verità”. Ciò che mi interessa è porre questioni, evidenziare i conflitti. Non giudico il personaggio. Cerco di restituire la sua esistenza, attraverso le regole che lui stesso ha deciso di seguire, lasciando al personaggio la “libertà di Crearsi”, senza che diventi di qualcuno che sia realmente esistito, ma piuttosto un protagonista che si attesti nel mondo letterario. (Maurizio Igor Meta dall’introduzione di Re Sacerdote e Profeta).

 

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Scheda del volume:

Titolo: Re Sacerdote e Profeta

Collana: Teatri di carta / Espresso

Autore: Maurizio Igor Meta

Prezzo di copertina: 4,50 euro

Pubblicazione: marzo 2013

Acquistabile su: www.caraco.it/site

 

 

 

 

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