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Al Teatro Augusteo va in scena La signora delle mele per la regia di Bruno Garofalo, con Marisa Laurito e Giuseppe Zeno, fino al 28 aprile.

Marisa Laurito

Marisa Laurito

Un’impagabile Marisa Laurito ha tenuto banco ieri sera per almeno due ore, per la prima de La signora delle mele al Teatro Augusteo, che replica fino a domenica 28 aprile.

Uno spettacolo di Bruno Garofalo con due attori ben azzeccati, la già citata Laurito e Giuseppe Zeno nella parte del protagonista maschile. La produzione, di Rosario Imparato, porta in scena una commedia divertente e leggera in cui gli inserti musicali, non solo non spezzano il ritmo dell’opera, bensì lo sostengono. Nota di merito per le canzoni di Nicola Piovani e per l’attrice che dimostra di avere ancora una gran voce e una presenza scenica che non smette di catturare l’attenzione del pubblico.

Questo spettacolo è stato liberamente tratto da Madame la Gimp, di Alfred Damon Runyon, e portato due volte sul grande schermo da Frank Capra, nel 1933 (Signora per un giorno) e nel 1961 (Angeli con la pistola).

La signora delle mele è una favola moderna, ambientata a New York durante la Grande Depressione, in cui l’attenzione all’apparire che regola la vita di tutti i personaggi, lascerà spazio, alla fine, all’emergere di una coscienza collettiva.

Marisa Laurito veste i panni di Regina, una donna finita in miseria e consumata dall’alcool, che vive di piccoli espedienti tra cui la vendita di mele portafortuna al gangster Dave lo ‘sciccoso’. Regina è una barbona, ma alla figlia che vive in Italia scrive di essere una donna dell’alta società newyorkese.

La mela non è solo il frutto proibito, è anche il simbolo della città e Dave ne deve portare una con sé tutti i giorni perché, in un mondo costruito sull’apparenza, la buona sorte diventa l’unico caposaldo.

L’uomo ha costruito la sua fortuna con i soldi facili permessi dal commercio degli alcolici durante il proibizionismo, l’unica cosa in cui crede è l’eleganza e la classe, ma il confronto con un altro gangster, detto il ‘cervello’, diventato “Nemico pubblico numero uno” con un più solido e lungimirante mercato dell’illegalità, ci fa apparire Dave solo come il benefattore che, impietosito da Regina, la aiuterà a fingersi una “signora” quando la figlia arriverà in America.

Giuseppe Zeno

Giuseppe Zeno

La coscienza in questo mondo malavitoso di Broadway è convenzionale, i ladri rubano per sfamarsi e anche il gangster si descrive come un imprenditore figlio del grande sogno americano. La crisi del ’29, il crack economico per antonomasia, è chiaramente la lente di ingrandimento della società contemporanea. Persino le scenografie sono apparenti, il regista ha optato per la proiezione video di tutte le ambientazioni su quinte mobili, ma spoglie.

Broadway, la mecca del teatro e della messinscena, diventa la perfetta ambientazione in una produzione in cui mentire è solo un abbellimento della realtà, una concessione che può permettersi anche una madre con la sua stessa figlia.

L’unico personaggio reale è la figlia di Regina, lei vive in Italia, lontana dal mondo frenetico di New York, e diventerà maestra elementare. Dave prova una profonda stima per qualcuno che è ciò che sembra, dice: «Bisogna pure saper costruire a questo mondo». Perciò vuole difenderla dalle menzogne materne costruendone altre, anche quando la madre stessa decide di mostrarsi per quella che è, perché in fondo Regina è divenuta una “signora”, ma perdendo la regalità del suo nome per indossare panni eleganti, ma ben più scomodi.

In concluisione è proprio questa umanità a porre fine alle finzioni e persino il gangster imboccherà la retta via, andando in galera. Gli attori, quindi, voltando le spalle al pubblico, entrano a far parte del mondo reale e cedono il loro ruolo mettendosi sullo stesso piano degli spettatori, perchè l’happy ending ha un sapore amaro, ma li rende liberi.

 

Giulia Scuro

Teatro Augusteo

Piazzetta Duca d’ Aosta, 263

Botteghino: 081/414243

www.teatroaugusteo.it

Prezzi: Poltrona euro 35 – Poltroncina euro 25

Orari spettacolo: feriali ore 21– Domenica ore 18

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