Una manovra anti-crisi
De Fusco vuole un teatro On Demand. Così il direttore del Mercadante incontra il “pubblico” per definire i futuri obiettivi e consolidare vecchie strategie.
Anche Luca De Fusco sembra adattarsi ad una diffusa tendenza in campo teatrale, che fino ad ora lo vedeva escluso: l’approccio diretto col pubblico. Forse per aiutare a superare una crisi che, nei mesi scorsi, attanagliava lo stabile napoletano. Una crisi di cui si è parlato molto ma che ora, da quanto emerge da questo incontro, è all’apparenza lontana.
Il Mercadante, da sempre teatro rappresentativo di questa città, ha spesso mostrato un’atmosfera parzialmente distaccata dal contatto con gli spettatori. Con questo incontro invece il rapporto con il pubblico assume un’aria più viscerale. Il direttore parla di nuove proposte: tra tutte spiccano la possibilità di anticipare gli spettacoli del sabato alle ore 19, per permettere un’uscita serale con gli amici, e il brindisi post-prima delle ore 17, al Caffè letterario nel foyer del teatro.
Si discute anche della prossima stagione: viene confermata la prima de Le voci di dentro, per la regia di Toni Servillo. Questo per smentire le svariate polemiche che volevano, proprio la città di Eduardo, esclusa dalla tournée di uno degli spettacoli più rappresentativi della sua produzione.
Infine si parla di un possibile progetto, in via di definizione, su uno scrittore napoletano, probabilmente Spaccanapoli di Domenico Rea. Lo spettacolo avrebbe la struttura vincente già sperimentata, dallo stesso De Fusco, nella passata stagione, al Ridotto: un gruppo di racconti, ognuno affidato alla fantasia di un diverso regista.
Altra conferma, che è risultata ampiamente vincente, la formula last minute: biglietti a 5 o 10 euro per i posti rimasti vuoti ad un quarto d’ora dall’inizio delle rappresentazioni.
Gennaro Monforte