Viaggio nel NTF
Tra spettacoli di danza e di teatro, nazionale e straniero, disorientarsi alla ricerca del miglior biglietto è facile. Noi vi aiutiamo a scegliere.
Tutto è pronto per la sesta edizione del Napoli Teatro Festival! Dal 4 al 23 giugno la città verrà animata dalle tante performances artistiche che compongono il cartellone, le quali, oltre a svolgersi nei teatri tradizionali della città, avranno luogo alla cittadella del teatro che quest’anno è il Museo Ferroviario di Pietrarsa, un luogo suggestivo, ricco di storia, affacciato sul mare tra Napoli e Portici.
Anche quest’anno la direzione artistica di Luca De Fusco ha portato a Napoli grandi nomi del panorama europeo come Sellars e Martinelli, Montalvo e Wertheim, diverse prime come quelle degli spettacoli di Brook, Arias, Konchalovskij e Ivo; obiettivo è sempre far diventare la città non una semplice location ma la protagonista fattiva del festival. Anche questa volta infatti numerose sono le mescolanze tra attori, registi e drammaturgie straniere con le eccellenze napoletane.
Nell’edizione 2013 i filoni principali vertono sulla scena teatrale francese, la cultura africana e le donne, saranno inoltre presenti non solo le grandi produzioni straniere ma anche i grandi teatri stabili nazionali come quello di Genova, Bologna, Prato e Roma, e alcune produzioni napoletane private.
Destreggiarsi tra la variegata offerta del NTF non è facile, per questo abbiamo pensato per voi una breve guida dei vari eventi presenti in cartellone.
Innanzitutto c’è da distinguere tra gli spettacoli teatrali e quelli di danza: anche in questa edizione, infatti, tornano in scena grandi nomi del mondo della danza contemporanea tra cui il francese José Montalvo, che incontrandosi con il grande attore comico Patrice Thibaud, in un mix tra reale e virtuale, danza e teatro porta al Festival Don Quichotte du trocadéro ispirato al romanzo di Cervantes; Paco Dècina, invece, napoletano di nascita ma francese di adozione, realizza con la sua compagnia Précipitations un lavoro in tre quadri uniti tra di loro dalle musiche del percussionista Christian Lété – nei quali trio, duo e solo si succedono grazie a otto danzatori in scena; un gradito ritorno è quello di Ismael Ivo con lo spettacolo Mishima dedicato proprio al grande artista giapponese e in cui i danzatori – appartenenti alla compagnia les Danseurs napolitains creata nel 2010 – esplorano il concetto di bellezza tra alba e tramonto, vita e morte; infine, Vertigo 20, il nuovo spettacolo della Vertigo Dance Company, rappresenta un omaggio ai vent’anni di attività della compagnia israeliana ed ha come tema proprio il segreto del tempo.
Per quanto riguarda la parte teatrale, il cartellone può essere ancora suddiviso in internazionale e nazionale.
Chi è desideroso di vedere i grandi lavori curati da registi e compagnie straniere può scegliere tra: Lo spopolatore, prima mondiale di Peter Brook su un lavoro di Beckett in cui si approfondisce il tema del pessimismo perché, come afferma il regista, «non c’è niente di più positivo che le opere di Beckett»; Spam, altra prima mondiale, espressione di un progetto nato dall’incontro tra il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd e l’attore e regista italiano Lorenzo Gleijeses, pensato come «la storia di un naufragio al rallenty su un mare d’immondizia densa e appiccicosa»; La Bisbetica domata – ancora un debutto mondiale – curata dal regista russo Andrej Konchalovskij alla sua prima regia italiana con attori italiani selezionati mediante bando pubblico; Desdemona, uno spettacolo dell’americano Peter Sellars con la drammaturgia della scrittrice afro-americana Toni Morrison e con la partecipazione della cantante maliana Rokia Traoré, il quale prendendo spunto dalla fine dell’atto IV dell’Otello, porta in scena un dialogo immaginario tra Desdemona e la sua balia; Circo Equestre Squeglia di Viviani per la regia dell’argentino Arias che porta a Napoli una prima mondiale con attori italiani selezionati anche mediante un concorso; infine, c’è la prima mondiale di Une nuit à la présidence, lo spettacolo del regista francese Jean-louis Martinelli che dopo un nuovo stage con artisti africani scrive il testo insieme alla scrittrice maliana Aminata Traoré.
Tra le produzioni italiane presenti si potrà scegliere invece tra: CentoPorte, spettacolo sensoriale del napoletano Teatro dei Sensi Rosa Pristina, diretto da Susanna Poole, vincitore del Fringe2Fringe 2012 e costruito, quest’anno, proprio intorno al tema del viaggio e dei treni, complice il favoloso luogo in cui è ambientato, ovvero il Museo di Pietrarsa; la rilettura di Antonio e Cleopatra di Luca De Fusco che anche per questo nuovo lavoro si avvale della collaborazione con il musicista israeliano Ran Bagno; l’ironico Save the world a cura della compagnia Locchi32, formata da giovani attori professionisti provenienti dal Teatro Piccolo di Milano, che sottopone i supereroi ad un casting per sostituire Superman malato; l’opera musicale Il maestro di Cappella dei mendicanti del drammaturgo e compositore napoletano Mariano Bauduin in cui si incontrano la situazione culturale del 700 e quella dei giorni nostri attraverso diversi generi musicali; il nuovo spettacolo di Taverna Est, scritto e diretto da Sara Sole Notarbartolo, Sueño #4, un viaggio onirico alla scoperta di se stessi; Il gioco dei re un testo di Luca Viganò per la regia di Marco Sciaccaluga sul’incontro/scontro tra José Raul Capablanca e Alexander Alekhine, due campioni di scacchi, sullo sfondo del Novecento; la rilettura di un testo di Eduardo del 1929 a cura di Pierpaolo Sepe, Sik Sik, l’artefice magico, con Benedetto Casillo nei panni dell’illlusionista sfortunato; La classe, nuovo progetto di Nanni Garella realizzato in collaborazione con Arte e Salute onlus e che vede pazienti psichiatri portare in scena La classe morta di Tadeusz Kanto; il nuovo spettacolo di Babilonia Teatri, Lolita, scritto da Valeria Raimondi ed Enrico Castellani incentrato sulla figura della donna; la nuova e irriverente drammaturgia firmata dal napoletano Claudio Buono per la regia di Roberto Nicorelli, Polvere ritorneremo, sui tentativi di un gruppo musicale di scalare le classifiche; Nata sotto una pianta di datteri, l’adattamento teatrale di un testo di Daniela Morelli a cura di Gigi Di Luca e la stessa Morelli, in cui ad essere ripercorso è il viaggio fisico ed interiore di due donne, Yusdra e Leyla, alla ricerca della propria identità.
Non resta che prenotare il vostro posto in prima fila!
Irene Bonadies