De Fusco ci ripensa: «Non ho mai detto di ridurre il cachet di Peter Brook»
Il direttore artistico del Napoli Teatro Festival fa un passo indietro rispetto alla decisione di tagliare il compenso al regista in seguito alle critiche de Lo spopolatore
Dopo le polemiche dei giorni scorsi e l’annuncio di ridurre il cachet al maestro Peter Brook per il deludente spettacolo di apertura del Napoli Teatro Festival, il direttore artistico Luca De Fusco ci ripensa e afferma: «Non ho mai detto o pensato di ridurre il cachet di Peter Brook ma di stare ragionando con la produzione de Lo spopolatore su una transazione del costo intero dello spettacolo».
De Fusco fa, quindi, un passo indietro dopo aver dichiarato pochi giorni fa in un’intervista di Stefano De Stefano uscita sul Corriere del Mezzogiorno: «Dopo quello che è accaduto chiederemo di rivedere il rapporto economico concordato per lo spettacolo di Peter Brook».
A causa di un problema di salute, infatti, il regista inglese aveva interrotto le prove ma per De Fusco non è stato questo motivo a delineare il fallimento dello spettacolo.
«Il testo originale era in tedesco. Ma andando in giro per la città – afferma De Fusco – Brook si è accorto che le sonorità del nostro dialetto sono molto più simili al francese, cosa che del resto gli andavo ripetendo da tempo.
E all’ultimo momento ha deciso di cambiare. L’attrice Miriam Goldschmidt è bilingue: aveva imparato la parte in tedesco, ma non ha avuto il tempo di fare lo stesso con il francese. Così è stata costretta a leggere». De Fusco però avvisa che la decisione finale sugli aspetti economici non spettano al cda della Fondazione Campania dei festival. Tra l’altro non mancano le proteste delle altre compagnie, italiane e straniere, che hanno partecipato alle edizioni precedenti e non sono state ancora pagate.
Giulia Esposito