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In cartellone Moscato, Sepe, Laudadio, Latella e molti altri. E l’appello di tutti gli artisti per trovare un rimedio alla disaffezione della città per il teatro.

Enzo Moscato

Enzo Moscato

Sul palco del Nuovo Teatro Nuovo di Napoli Alfredo Balsamo, direttore del Teatro Pubblico Campano, ha presentato ieri la prossima stagione, “il Nuovo Teatro al Teatro Nuovo”. Il responsabile della programmazione di oltre venti teatri in Campania, nonché direttore e gestore del Nuovo per il secondo anno consecutivo, parla in maniera lapidaria, preferendo lasciare le spiegazioni agli artisti e ai referenti dei vari lavori in cartellone.

Enzo Moscato aprirà anche quest’anno il percorso con il nuovo Napoli ’43, un testo che ricorda le Quattro giornate di Napoli nel settantesimo anniversario dell’evento, cogliendo l’occasione per rielaborare «un episodio che mi agita da quand’ero bambino», spiega. L’autore e regista, che sarà in scena per la data storica del 28 settembre, e poi dall’1 al 13 ottobre, batte sulla difficoltà strutturale della mancanza di fondi, indicando il fatto che gli attori Antonio Casagrande, Benedetto Casillo – due tra gli interpreti più anziani della scena napoletana, – Cristina Donadio e Moscato stesso, opereranno «a titolo gratuito e qualsiasi supporto produttivo si farà avanti poi, sarà sempre “a scoppio ritardato”». Lo spettacolo che proporrà «un lavoro di reinvenzione, di immaginazione sulla storia» che conosciamo sotto forma di “Cunto Leggendario”, avrà l’impianto scenografico di Mimmo Paladino ed è il primo dei quattro titoli inclusi nell’“abbonamento a quattro” del Nuovo.
La messinscena successiva, dal 29 ottobre al 3 novembre, sarà il primo delle proposte incluse nella seconda tipologia di abbonamento prevista, quella a dieci spettacoli: Natale in casa Cupiello adattato e interpretato unicamente da Fausto Russo Alesi per la produzione Fondazione Piccolo Teatro di Milano.

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Pierpaolo Sepe

Per la Fondazione Salerno Contemporanea invece, seguirà Medea di Pierpaolo Sepe, nuovamente con Maria Paiato dopo Anna Cappelli (dal 22 novembre al 1 dicembre) e dal 3 all’8 dicembre tornerà per il pubblico napoletano Ferito a morte, con Mariano Rigillo e la regia di Claudio Di Palma. L’opera tratta dal testo di Raffaele La Capria, in scena solo poche volte lo scorso anno anche all’interno del Napoli Teatro Festival, viene rilanciata e dipinta come un «mito della maternità di cui Napoli è solo una geografia possibile». Di Franco Scaldati, attore e drammaturgo palermitano venuto a mancare da qualche giorno, è previsto Toto’ e Vice’, diretto e interpretato da Enzo Vetrano e Stefano Randisi, dal 10 al 15 dicembre. Randisi presenta il lavoro, oggetto di un lieve adattamento linguistico permesso dall’autore, come un testo «su personaggi che non raccontano nulla ma vivono, avendo bisogno l’uno dell’altro, in bilico tra la vita e la morte in un mondo non identificato».
Dopo il successo dello scorso anno, il periodo natalizio (dal 19 dicembre al 6 gennaio 2014) sarà caratterizzato da Jucature di Pau Mirò, prodotto da Teatri Uniti, con Renato Carpeniteri, Tony Laudadio, Giovanni Ludeno ed Enrico Ianniello, anche regista.

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Antonio Latella

Filippo Nigro tornerà nella sala di via Montecalvario dal 14 al 19 gennaio con Fabrizia Sacchi, e Paolo Briguglia, diretti da Fabrizio Arcuri, per Pretty, un motivo per essere carini di Neil LaBute.  Sik Sik l’artefice magico, in scena proprio in questo momento per il Napoli Teatro Festival, sarà al Nuovo in una versione alternativa con la regia ancora di Pierpaolo Sepe dal 21 gennaio al 2 febbraio, seguito da Marco Paolini con Itis Galileo (dal 18 al 23 febbraio). Nuovamente alle prese con l’opera di Ariosto, Marco Baliani e Stefano Accorsi metteranno in scena Giocando con l’Orlando (25 febbraio – 2 marzo) mentre Moni Ovadia riproporrà il suo Cabaret Yiddish dall’11 al 16 marzo.
Da ricondurre all’“abbonamento a quattro spettacoli” sono A.H. di Antonio Latella, una performance-monologo su Hitler, parte di una trilogia sulla menzogna con Francesco Manetti – solitamente trainer del regista, in questo caso attore, – dal 14 al 17 novembre, Cronaca di una crisi annunciata di Tiziano Turci (dal 6 al 9 febbraio), una messinscena «a metà tra stand-up e teatro-canzone sull’economia», come spiega il regista stesso, e Identità, del già citato Marco Baliani (dal 27 al 30 marzo).
Come da attuale necessità, la conferenza è stata chiusa dall’esortazione della responsabile della Fondazione Salerno Contemporanea Igina Di Napoli, a trovare un rimedio per «la distrazione generale della città del teatro» per il teatro stesso, dove «muoiono gli spazi, gli artisti lavorano non curati – e si perpetua un – “teatricidio”». Balsamo segnala infine l’assenza alla conferenza di personalità politiche, interpretando il fatto come un buon segno: sintomo della rassegnazione di fronte a un male incurabile per il teatro, almeno non trattabile con i rimedi finora conosciuti.

 

Eduardo Di Pietro

Teatro Nuovo

Via Montecalvario, 16 Napoli

Info e prenotazioni al numero del botteghino 0814976267

internet www.teatronuovonapoli.it email botteghino@teatronuovonapoli.it 

 

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