Teatro alla deriva
Comincia il 27 giugno presso le Terme di Nerone a Bacoli la seconda edizione della rassegna. Noi abbiamo sentito Giovanni Meola, il direttore artistico.
Anche se l’estate è ormai alle porte il teatro non va in letargo ma vive attraverso le rassegne estive.
Il 27 giugno, presso le Terme-Stufe di Nerone, a Bacoli, prenderà il via la seconda edizione di TEATROallaDERIVA. La rassegna teatrale, nata da un’idea di Ernesto Colutta, con la direzione artistica di Giovanni Meola (Virus Teatrali), sarà articolata in quattro appuntamenti che si terranno sempre di giovedì alle 21. Gli spettacoli, scelti in base al loro forte impegno civile e sociale, saranno rappresentati su una zattera sull’acqua costruita appositamente per l’occasione e posizionata sul piccolo lago termale delle Stufe di Nerone.
Lo spettacolo di apertura sarà Ad un passo dal cielo (W la Mafia) di e con Aldo Rapè per la regia di Nicola Vero che tratta della storia di un ragazzo rimasto ‘bambino’ dopo aver assistito all’omicidio dei propri genitori da parte della mafia. Il 4 luglio sarà la volta della giovane compagnia Muricena Teatro con lo spettacolo U.D.I.E.N.Z.A. di V. Havel per la regia Antimo Casertano, con A. Casertano e Sergio Del Prete. Successivamente, l’11 luglio Roberto Solofria sarà in scena con Il Macero che racconta la storia un giovane in fuga dal suo paese di provincia pur di non accettare la logica della sopraffazione.
Infine, il 18 luglio la rassegna terminerà con un omaggio al grande drammaturgo Annibale Ruccello con lo spettacolo Mamma – Piccole Tragedie Minimali per la regia Giusy Crescenzo con Fabiana Fazio Valeria Frallicciardi e Alessandra Mirra.
Quarta Parete ha colto l’occasione per intervistare il direttore artistico Giovanni Meola.
Come hai scelto gli spettacoli da inserire nella rassegna? Quale è stato il criterio?
Firmare una ‘direzione artistica’ è una responsabilità prima ancora che un onore e un divertimento. Al di là dei vincoli per così dire tecnici (in questo caso, gli spettacoli dovevano essere adeguati ad uno spazio scenico molto ‘particolare’, una zattera galleggiante sull’acqua), mi ero dato l’obiettivo di formare un cartellone che mettesse assieme drammaturgie caratterizzate da due elementi di base: storie forti in grado di colpire e far pensare il pubblico da un lato, e regia ed attori di spessore dall’altro. Per far questo bisogna vedere tanto teatro e conoscere tanto teatro e tanti teatranti. Cosa che io cerco di fare a prescindere perché sono ancora, e nonostante tutto, un appassionato spettatore in cerca di emozioni oltre che addetto ai lavori. Centinaia di spettacoli in visione all’anno è cosa che continua ad alimentarmi anche se talora son pochi gli spettacoli in grado di smuovere passioni e sentimenti. Ebbene, i quattro spettacoli da me scelti (avendone presi svariati in considerazione) rispondono a queste caratteristiche.
Ci sono dei cambiamenti rispetto alla prima edizione?
La prima edizione di TEATROallaDERIVA è stata ideata da Ernesto Colutta, persona dotata di grandi intuizioni ed immaginazione. L’organizzazione, lo scorso anno, non ebbe una vera direzione artistica e assemblò teatro, musica e performance. Quest’anno Ernesto (e le Stufe stesse, di cui lui è parte integrante e dirigente) voleva invece che la rassegna fosse prettamente teatrale. Data la stima reciproca, e dato che anche noi eravamo stati tra gli invitati con lo spettacolo, da me scritto e diretto, L’infame ,affidarmi ed accettare la direzione artistica è stata cosa immediata e condivisa.
Perchè hai scelto un luogo come le Stufe di Nerone per questa rassegna teatrale? Cosa ti ha convinto? E cosa comporta fare teatro in un luogo che non è un teatro?
Avendo partecipato in prima persona conoscevo bene pregi e limiti di un luogo come le Stufe. Non è facile andare in scena su di una zattera galleggiante di sei metri per quattro. Ma allo stesso tempo è un momento di grande fascino, per chi è in scena e per chi assiste. La particolarità della cosa garantisce da sola l’interesse per la visione. La suggestione del luogo, che sembra fuori dal tempo e dallo stress della città, fa il resto. Io non amo molto il teatro all’aperto, a meno che non sia stato realizzato apposta, perché spesso vi si rappresentano spettacoli ideati, pensati e lavorati al chiuso. Questa location però ha un fascino di gran lunga superiore ad una piazza o a un parco con palco tradizionale. Il pubblico troverà notevole l’impatto con il luogo e con la visione di attori ‘confinati’ su una sorta di isola, dalla quale non possono andar via se non alla fine di quel rito condiviso che è il teatro. E forse la condizione isolata e prigioniera del ‘teatro sulla zattera’ è metafora lancinante di questi nostri tempi ‘carbonari’ nei quali il teatro ha purtroppo perso (per mille motivi) quel ruolo di centralità nella vita sociale che ha sempre avuto.
Ovvero?
Non è un caso che la nostra vita sociale sia sempre più influenzata da altri, ben più superficiali, mezzi di comunicazione, incapaci di far pensare. Cosa che invece il teatro riesce ancora a fare. Purché sia buon teatro. Non è poi casuale che alla fine degli spettacoli seguirà un incontro rilassato e informale tra il pubblico che vorrà trattenersi ancora un po’ e gli artisti, il tutto coordinato dal sottoscritto, per potersi scambiare sensazioni e curiosità cercando appunto di mettere in circolo idee, impressioni e concetti del e sul teatro. Parlare senza formalismi di teatro e drammaturgia (e dei temi che questi sono in grado di sollevare) dopo aver assistito ad uno spettacolo permette uno scambio, una conoscenza e un’empatia che altrimenti rischierebbero di restare lettera morta.
Terme Stufe di Nerone
(via Stufe di Nerone n. 37, Bacoli – NA)
info e prenotazioni| infoteatroalladeriva@gmail.com
http://www.termestufedinerone.it/
prezzo biglietto | 10 euro
giorni e orari: 27 giugno | 4 luglio | 11 luglio | 18 luglio-ore 21.00
Giulia Esposito
Salve,
trovo straordinario questo progetto in quanto il connubio tra location suggestiva e grande spessore degli spettacoli lascerà senz’altro gli spettatori in un senza tempo dolce ed indelebile.
Vi faccio i miei Complimenti da spettatrice .
Annalisa