Manlio Boutique

Canzoni, eredità e brutte sorprese per lo spettacolo scritto dal giovane Buono e presentato in prima mondiale.

 

Polvere ritorneremo 5Polvere ritorneremo è uno spettacolo di Claudio Buono, giovanissimo drammaturgo napoletano (classe ’85), per la regia di Roberto Nicorelli con Antonella Morea, Massimo Andrei, Viviana Cangiano e Raffaele Imparato.
Presentato nell’ambito del Napoli Teatro Festival alla Sala Cinema del Museo di Pietrarsa, è una leggera commedia incentrata sulle vicende di un curioso gruppo musicale, le Shangri-La ovvero Veridiana, Dalia e Ludovica Terranova, che a seguito della morte della fondatrice Veridiana deve far i conti con il suo testamento per venire in possesso dei lasciti. Veridiana infatti, ha vincolato la divisione dei suoi beni alla realizzazione di un nuovo brano musicale che deve raggiungere la vetta della hit parade. Gli esuberanti caratteri e l’insofferenza reciproca delle altre due componenti della formazione, nonché figlia e sorella della defunta, causano violenti litigi sin dal momento del funerale della leader con conseguenti notevoli difficoltà nel raggiungimento dell’obiettivo: la scrittura del nuovo singolo. Per adempiere alla volontà della defunta si trovano, così, costrette a ricorrere all’aiuto di Walt, un alquanto particolare compositore musicale, che grazie a poteri sovrannaturali riesce a comporre brani di successo. La storia si dipana quindi tra battute e brevi intermezzi musicali – le musiche originali sono di Paolo Coletta – attraverso gli avvenimenti surreali che avvengono nella casa del maestro Walt e del suo aiutante Tony.
Il regista dichiara di essersi ispirato ad Eva contro Eva per mettere su lo scontro classico tra due donne, cercando di tratteggiare i protagonisti come personaggi reali, con caratteri simili a quelli che si possono incontrare nella realtà e quindi simili a ciascuno di noi. Per quanto riguarda l’ambientazione, invece, il regista ha cercato di ricreare un «non luogo dove può succedere di tutto, dimenticato da Dio, come i personaggi che lo abitano». Il tutto ruota intorno a due fattori chiave: la parola e le musiche/suoni nonché gli interventi fuori scena del cinico critico musicale Brancagnoni a cui presta la voce Leopoldo Mastelloni.
Tanti sono i colpi di scena così come le battute tra i personaggi che rendono il plot dello spettacolo molto simile a quello di una soap opera, complice anche la fantasiosa anche se essenziale scenografia e gli esagerati costumi. Antonella Morea, nei panni di Ludovica, porta in scena la sua esperienza di attrice e cantante, dominando il palco rispetto agli altri protagonisti. Lo spettacolo nel complesso risulta gradevole ed adatto anche ad un pubblico di non appassionati del teatro seppure pare che manchi un quid per renderlo convincente.

Irene Bonadies

Print Friendly

Manlio Boutique