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A partire dal 28 giugno e fino al 7 luglio il il teatro ritorna nelle case di Caserta, Benevento e Napoli. Ventisette gli spettacoli previsti e molti ospiti internazionali.

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Aprire le porte al teatro, facendo entrare dentro le case l’arte. Il grido di battaglia di Alto Fest, festival internazionale d’arti performative e interventi trasversali, giunto alla terza edizione, anche quest’anno non cambia. Come sempre Alto Fest intende sensibilizzare il territorio alla rinascita culturale, impegnando in prima persona i cittadini, che aprono agli artisti e al pubblico l‘intimità delle proprie abitazioni, la quotidianità del posto di lavoro, la memoria delle cantine, diventando promotori diretti di una cultura attiva fatta negli spazi privati.

Il 28 e 29 giugno a Caserta, il 30 giugno a Benevento, dal 3 al 7 luglio a Napoli centro storico, pedamentina e materdei), appartamenti, terrazzi, cortili, cantine, negozi, laboratori artigianali diverranno il fulcro di un tentativo di riqualificazione umana e urbana. Le estetiche che abiteranno i luoghi del festival non metteranno infatti in opera una virtuosistica confezione, ma si impegneranno a costruire una relazione singolare con ciascuno spettatore. Il Festival s’inserisce così nel tessuto urbano più intimo riuscendo a creare un incontro reale tra cittadini e artisti.

“Alto Fest è un invito ad agire – hanno sottolineato i direttori artistici Anna Gesualdi e Giovanni Trono- e nonostante la crisi, c’è un valore più grande che riesce a dar forza a iniziative come questa, capaci di rifondare la relazione tra pubblico e scena, e di sostenere l’indipendenza creativa e politica della cultura, in tutte le sue declinazioni”.

Ventisette le proposte internazionali in programma, con artisti provenienti dal Libano, dal Kuwait, dalla Spagna, dalla Francia, dalla Serbia, dal Cile, dagli USA, Polonia oltre che dall‘Italia e attivi in tutto il mondo.

“Alto Fest è innanzitutto un’occasione educativa e di scoperta di una via di fare arte e cultura spesso irraggiungibile ai più”, ha spiegato Anna Beneduce, donatrice non solo di uno spazio, ma che ospiterà anche una residenza creativa di tre artisti che sono stati premiati dall’Osservatorio Critico nella scorsa edizione, presieduto da Silvia Mei (DAMS di Bologna / Culture Teatrali). Claudia Fabris, Serena Gatti e Antonino Talamo sono infatti gli arieti attualmente impegnati nella lavorazione dell’Operappartamento 2013 che verrà aperta al pubblico di Alto Fest.

Qui il programma:

http://www.teatringestazione.com/dareluogo/wp-content/uploads/2013/06/Prog-AltoFest-2013-map.pdf

Per maggiori info e prevendite, vai sul sito www.altofest.net

La Redazione

 

 

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