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Tanti soldi stanziati per realizzarlo ma mancanza di contenuti concreti e ancora nessun bando per consentirne la partecipazione. Eppure a settembre si dovrebbe partire.

 

demagistrisDoveva partire il 7 luglio, il Forum Universale delle Culture come quanto affermato dal sindaco De Magistris in occasione della presentazione della nuova stagione del Teatro San Carlo lo scorso giugno. Ma finora nessun evento è stato presentato, il sito ufficiale risulta ancora in costruzione, e sulla pagina del Comune di Napoli non c’è nessuna comunicazione.

È stata infatti spostata a settembre la data di inizio, come stabilito ed affermato dal neo assessore alla cultura, Nino Daniele, in occasione di una riunione della commissione Cultura avvenuta ad inizio mese, durante la quale sono state delineate alcune linee guida generali sull’evento tanto dibattuto in passato. Tre sono le ricorrenze che verranno celebrate: i 70 anni delle Quattro Giornate di Napoli, i 30 dalla scomparsa di Eduardo e i 150 anni della Comunità ebraica in città; due sono gli ospiti illustri che si sta cercando di portare in città: il Papa e il Presidente della Repubblica; uno è l’elemento fondante dell’evento: i dialoghi, che «tratteranno l’ aspetto interreligioso, interetnico, strettamente legato al tema della pace», come affermato dall’assessore.

Altre decisioni stabilite riguardano la durata della kermesse, che non sarà più di 101 giorni ma di ben otto mesi (fino a maggio 2014), e i luoghi degli eventi che saranno sparsi in tutta la città e che dunque prevederanno il coinvolgimento delle Municipalità, come afferma sempre Daniele: «Se ognuno offrisse i gioielli di famiglia saremmo già una potenza mondiale. Pensiamo anche a un itinerario culturale che veda al centro via Duomo come strada dei musei, e per il pensiero filosofico e scientifico: la Stazione Anton Dohrn, come sede di dialoghi, incontri, attività e manifestazioni. Vogliamo che sia il Forum anche di ragazzi e bambini, di tutta la città». Per cominciare il commissario Puca si trasferisce al Pan «per consentire lavori al fine di rendere gli spazi dell’ ex Asilo Filangieri più funzionali», spiega l’ assessore.

Intanto è stata approvata, ma non ancora pubblicata, una delibera quadro che definisce gli assessori coinvolti nella direzione della manifestazione coordinati dal Sindaco: Nino Daniele (cultura e turismo), Annamaria Palmieri (istruzione), Carmine Piscopo (politiche urbane, urbanistica e beni comuni), Alessandra Clemente (giovani) e Pina Tommasielli (sport, sanità e pari opportunità). Nella delibera sarà anche indicata la ripartizione dei fondi previsti che, come indicato in un comunicato stampa del Consiglio comunale di Napoli del 12 marzo scorso, ammontano a «16 milioni di euro di cui, con la definitiva attuazione del Piano di Azione e Coesione (PAC), 11 destinati a tutte le attività da realizzare nella città di Napoli e 5 nei siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO presenti in Campania, nonché alle attività di promozione e comunicazione dell’evento». È opportuno ricordare che il Piano di Azione e Coesione (PAC) nella cui “Terza ed ultima riprogrammazione” delle risorse per la missione strategica Valorizzazione, gestione e tutela dell’ambiente è stato inserito il Forum delle Culture, è lo strumento con cui si è data risposta agli impegni assunti dal Governo italiano in sede di Vertice Europeo del 26 ottobre 2011 al fine di recuperare i ritardi accumulati nell’uso dei fondi strutturali 2007-2013. I circa 60 milioni di euro di fondi previsti riguardano anche Teatro San Carlo, Fondazione Donna Regina, Fondazione Campania dei Festival, Trianon Viviani, Teatro Stabile Mercadante, Giffoni Film Festival, Fondazione Ravello.

Presentazione nuova giuntaDi tutti i fondi per il Forum circa 800mila euro dovrebbero essere dirottati sui dialoghi e quindi convegni e dibattiti; altri 3 milioni di euro invece saranno a disposizione per gli spettacoli e concerti (pièce teatrali, danza, artisti di strada, rassegne cinematografiche, mostre fotografiche); i 5 milioni della Regione saranno gestiti dalla Scabec, una società partecipata della Regione Campania per la valorizzazione dei beni culturali con capitale attribuito per il 51 per cento alla Regione e per il restante 49 per cento alla società Campania Arte Scarl. Come ribadisce sempre Daniele «ci saranno i bandi per i fondi europei che naturalmente non possono essere assegnati discrezionalmente» che dovrebbero partire già da metà luglio. Sebbene perplessità sorgano a questo punto sulle tempistiche per stilare gli stessi, consentirne la comunicazione e diffusione e, di conseguenza, la partecipazione da parte di tutti.

Vista la gran cifra di fondi pubblici stanziati e l’essenza del PAC che – come si legge – è «programmato e realizzato sulla base di vari principi tra cui: fissazione di risultati attesi in termini di miglioramento della qualità della vita delle persone e di opportunità di fare impresa e definizione circostanziata di azioni attuabili che mirano a quei risultati; impegni precisi in merito ai tempi di attuazione; trasparenza e apertura delle informazioni», si spera fortemente che la gestione del Forum sia quanto più possibile limpida nella gestione e nell’organizzazione e senza favoritismi (come invece troppo spesso siamo costretti a sopportare), intesa a promuovere realmente la buona cultura locale e non. Staremo a vedere.

 

Irene Bonadies

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