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Gli spettacoli in scena dal 27 ottobre 2013: tutto ciò che c’è da sapere nelle nostre anteprime.

 

Virginia e sua zia - locandinaVirginia e sua zia
Quando: 27 ottobre 2013
Luogo: Il Teatro Cerca Casa (http://ilteatrocercacasa.it/site/)
Orari: 18:00
Autori: Manlio Santanelli
Interpreti: Tina Femiano, Aurora Sanarico – violino
Regia: Mario Gelardi
Trama: Virginia è un personaggio che sfugge ad ogni etichetta che la confinerebbe nel ruolo della tipica “zitella” napoletana. L’attesa di un incontro sentimentale rappresenta, l’occasione per fare un bilancio della propria vita affettiva e per ricominciare a sognare un destino migliore. Una buona dose di autostima e autoironia, poi, sono indispensabili per guardare al proprio passato sentimentale senza rimpianti. È questo lo spirito con il quale Virginia si prepara a vivere una serata romantica, decisiva per cambiare la propria condizione sentimentale: lenti e accurati i gesti per vestirsi e farsi bella, così come lunghi e lenti i pensieri e le illusioni che le balenano nella testa. Riflessioni fatte ad alta voce creano un monologo che diventa quasi un dialogo. Ma l’interlocutore, la vecchia zia di Virginia, non parla. O meglio, parla, ma la sua voce, qui, ha il suono di un violino.

 

La bella Lena immagine 2La bella Lena
Quando: 27 ottobre
Luogo: Teatro Civico 14 (http://www.teatrocivico14.it/)
Orari: 19
A cura di: Compagnia AUÈR TEATRO
Progetto: Franca Battaglia
Drammaturgia e regia: Ilaria Migliaccio
Interpreti: Valentina Carbonara e Ciro Esposito
Costumi e luci: Arianna Pioppi
Biglietti: ingresso libero, uscita a cappello
Trama: Lena è in fuga, sta scappando dal suo nemico, anche se in realtà ne porta dentro di sé il frutto. Per quanto voglia scappare dovrà affrontarlo, prima o poi. Nella sua fuga incontra Soledad, uomo che si è fatto donna e che accompagnerà Lena fino alla fine del suo viaggio e oltre. Poi c’è Salvatore (di Baia o Baía) che è il futuro e il frutto del grembo di Lena, c’è un quaderno-diario che legherà questi tre destini e la cui scoperta sarà la causa scatenante di questo viaggio della memoria. La vecchia capera è la voce del coro-giudice, perbenista e bigotta. E ci sono i treni mai presi e le stazioni dove si resta bloccati, come in un ricordo. Poi un giorno succede qualcosa e quel ricordo diventa il motivo per salire al volo su un treno e continuare a vivere.

 

pesteBiografia della peste:
Quando: 29-31 ottobre 2013
Luogo: Galleria Toledo (http://www.galleriatoledo.org/2013/)
Orari: 21:00
Autori: Francesco d’Amore e Luciana Maniaci
Interpreti: Francesco d’Amore e Luciana Maniaci
Regia: Roberto Tarasco
Assistenza scenica: Marzia Cicala
Collaborazione ai costumi: Alessandra Berardi
Assistenza Tecnica: Alberto Comino e Agostino Nardella
Produzione: Nidodiragno
Trama: In questo paese morire non è carino, non si fa. Un ragazzo viene investito da un’auto. Torna a casa per informare la madre-frigorifero di essere morto ma lei è perentoria: “È impossibile! Noi, a casa nostra, morti non ne abbiamo avuti mai! Ti sembriamo una famiglia di morti?” Il ragazzo vorrebbe attraversare il varco e andare oltre ma la madre glielo impedisce. “Tra un anno ti devi pure sposare.” Intanto lo scandalo si diffonde nel paese in cui morire non è concesso. Chi ha messo in giro la voce che il figlio della donna-frigorifero è morto? Suppliche, ordini, inganni non bastano: quando capirà che il processo non si può fermare, la madre si butterà nella tomba-frigo col figlio e insieme scivoleranno verso una nuova dimensione, l’Aldilà secondo lui, ovvero un luogo di diversità e di amore… “Biografia della Peste” è uno spettacolo psicotico e magico, una riflessione sull’individuo e sulla comunità, sulla parzialità dell’esistenza, sulla necessità di chiamare ogni cosa col proprio nome, sul coraggio e la follia… Perché col linguaggio della fiaba si possono raccontare le cose peggiori. Con quello degli adulti solo alcune piccole verità.

 

294_Una scena di INTERNO FAMILIARE regia di Paolo Coletta Foto Marco Ghidelli 1Il mare non bagna Napoli- Interno familiare
Quando: 29 ottobre – 3 novembre 2013
Luogo: Ridotto Teatro Mercadante (http://www.teatrostabilenapoli.it/)
Orari: 21:00 (il 31 e il 3 alle 18:00)
Autori: dal libro omonimo di Anna Maria Ortese
Interpreti: Monica Assante di Tatisso, Daniela Fiorentino, Ivana Maione, Antonella Romano, Peppa Talamo
Drammaturgia, musica e regia: Paolo Coletta
Produzione Teatro Stabile di Napoli
Trama: Interno familiare diventa una piccola opera di teatro musicale. A metà fra il songspiel e l’opera buffa, le parole della Ortese hanno suggerito una vera e propria partitura per cinque attrici-cantanti. La musica si è rivelata utile nel trasformare in lingua scenica le parole dette e pensate del racconto, dando voce soprattutto a quelle che un personaggio non sa dire o non vuole dire, e che invece l’autrice chiarisce mirabilmente nel suo flusso di coscienza in terza persona. Con motivi e temi ricorrenti in qualche modo ancorati a un contesto di riferimento, si è provato a restituire questa meravigliosa figura femminile colta sulla sua personale linea d’ombra nel giorno di Natale del 39° anno di età. Razionale, decorosa ed elegante, Anastasia Finizio assapora nell’arco di una giornata l’ardore della passione per un uomo ritornato dal passato, un marinaio, e il suo definitivo superamento. Quattro donne famigliari la accompagnano, la pungolano, la giudicano, la compatiscono in una specie di accerchiamento agito ora con l’arma della persuasione (la Madre e l’amica e confidente Dora) ora con quella inconsapevole del semplice fatto di esisterle accanto (la sorella minore Anna e Zia Nana). Annamaria Ortese ancora una volta spiazza noi e i suoi stessi personaggi; allontanandosi dal romanticismo del richiamo alle figure di Jane Austen — così somiglianti alla nostra Anastasia nell’essere divise tra discrezione e ardore, sentimenti e convenzioni sociali — e raggirando nello specifico la profonda amarezza insanabile di Anne Elliot di Persuasione, ci rivela un’inaspettata terza via rispetto alle due sorelle di Ragione e Sentimento: Anastasia Finizio raggiunge un nuovo stato di consapevolezza, vede un mondo nuovo e si vede tutto sommato meno irregolare e forse non più in ritardo con la vita.

 

natale_casa_cupiello600Natale in Casa Cupiello
Quando: 29 ottobre – 3 novembre 2013
Luogo: Teatro Nuovo (http://www.teatronuovonapoli.it/)
Orari: da martedì a sabato ore 21.00, domenica ore 18.30
Autori: Eduardo De Filippo
Interpreti: Fausto Russo Alesi
Adattamento e Regia: Fausto Russo Alesi
Aiuto regia: Giorgio Sangati
Musiche: Giovanni Vitaletti
Produzione: Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
Trama: Ci vogliono talento, coraggio, serietà e professionalità per progettare e realizzare una versione di Natale in casa Cupiello come quella diretta e interpretata da Fausto Russo Alesi. Il suo non è un monologo, ma un “assolo”, in senso musicale. Nel testo di Eduardo, Fausto ha letto la tragica rappresentazione di una “moltitudine di solitudini”: Luca e Concetta Cupiello, i loro figli, il fratello di lui, il genero e gli altri personaggi, pur interagendo continuamente gli uni con gli altri in maniera più o meno conflittuale, sono in realtà inesorabilmente soli. Di qui la scelta, profonda e faticosa quanto “inevitabile”, di portare in scena questo splendido testo in forma di assolo, di tanti assoli, uno per personaggio, ai quali Fausto presta il proprio straordinario talento, la propria voce, il proprio corpo. Questo approccio radicale, che scava nella luce ma soprattutto nelle ombre, nei bui che attraversano una delle commedie più note ed amate di Eduardo, ha trovato l’assenso di Luca De Filippo che ne ha saputo cogliere il senso più profondo, concedendo il permesso per questo trattamento del testo. Fausto Russo Alesi abita le parole di Eduardo con tutta la sua straordinaria, mutevole fisicità. Il suo è un lavoro di rigore e generosità svolto sulla voce, sul gesto, sullo spazio. Fausto restituisce fin nelle più segrete pieghe la straordinaria umanità di un testo, che affonda nell’amarezza, nella disillusione, nella solitudine, l’origine di una popolarità nobile e premonitrice, così da iscriverlo immediatamente tra i classici del teatro.

 

logo piccolo belliniEpoché
Quando: 29 ottobre – 3 novembre 2013
Luogo: Il Piccolo Bellini (http://www.teatrobellini.it/al-piccolo-bellini)
Orari: 21
Autori: Giovanna Pignieri
Regia: Lella Lepre
Interpreti: Paola Bocchetti, Ivana D’Alisa, Daniela Ioia, Lella Lepre e la partecipazione di Salvatore Esposito
Produzione: Ass. Cult. Fattidimusicaeteatro
Trama: Cosa significa epochè? Epochè è il termine greco che indica la sospensione del giudizio, quel processo cognitivo che prevede l’astenersi da una valutazione nel caso in cui non si abbiano a disposizione sufficienti elementi per formulare il giudizio. Ma “Che cosa è andato storto nella storia?” è ciò che si domanda la giovane sognatrice napoletana…

 

haber_alessandro_pic1Il visitatore
Quando: 31 ottobre – 3 novembre 2013-10-24
Luogo: Teatro Acacia (http://www.teatroacacia.com/)
Orari: 21:00
Autori: Eric-Emmanuelle Schmitt
Regia: Valerio Binasco
Interpreti: Alessandro Haber, Alessio Boni e Francesco Bonomo
Musiche: Arturo Annechino
Scene: Carlo De Marino
Trama: Aprile 1938. L’ Austria è stata da poco annessa di forza al Terzo Reich, Vienna è occupata dai nazisti, gli ebrei vengono perseguitati ovunque. In Berggstrasse 19, celeberrimo indirizzo dello studio di Freud (Alessandro Haber), il famoso psicanalista attende affranto notizie della figlia Anna, portata via da un ufficiale della Gestapo (Francesco Bonomo). Ma l’angosciata solitudine non dura molto: dalla finestra spunta infatti un inaspettato visitatore (Alessio Boni) che fin da subito appare ben intenzionato a intavolare con Sigmund Freud una conversazione sui massimi sistemi. Il grande indagatore dell’inconscio è insieme infastidito e incuriosito. Chi è quell’importuno? Cosa vuole? È presto chiaro che quel curioso individuo in frac non è un ladro né uno psicopatico in cerca di assistenza. Chi è dunque? Stupefatto, Freud si rende conto fin dai primi scambi di battute di avere di fronte nientemeno che Dio, lo stesso Dio del quale ha sempre negato l’esistenza. O è un pazzo che si crede Dio? La discussione che si svolge tra il visitatore e Freud, e che costituisce il grosso della pièce, è ciò che di più commovente, dolce ed esilarante si possa immaginare: Freud ci crede e non ci crede; Dio, del resto, non è disposto a dare dimostrazioni di se stesso come se fosse un mago o un prestigiatore. Sullo sfondo, la sanguinaria tragedia del nazismo che porta Freud a formulare la domanda fatale: se Dio esiste, perché permette tutto ciò?

 

4664-carlo-buccirosso1Finchè morte non vi separi
Quando: 31 ottobre – 10 novembre 2013-10-24
Luogo: Teatro Cilea (http://www.teatrocileanapoli.it/home.asp)
Orari: 21:00 (domenica alle 18:00)
Autori: Carlo Buccirosso
Regia: Carlo Buccirosso
Interpreti: Giordano Bassetti, Davide Marotta, Tilde de Spirito, Claudiafederica Petrella, Gianni Parisi, Graziella Marina, Sergio D’Auria, Gino Monteleone
Produzione: Enfiteatro
Trama: Torna a grande richiesta Carlo Buccirosso con la sua straordinaria compagnia, in una commedia esilarante, ironica tagliente e con la grazia tipica della commedia tradizionale popolare! In un piccolo paese di provincia, Don Guglielmo sta per celebrare il matrimonio dell’anno tra 2 giovani famiglie ben in vista, ma qualcosa non andrà per il verso giusto. Forse a causa di un’improvvisa discordia tra i promessi sposi… O forse solo per un semplice inciucio di paese… O magari per la classica intrusione del terzo incomodo? Spetterà al povero parroco, intralciato dalle indagini via etere di sua sorella Rosa e da quelle di uno stravagante sagrestano, tenere a bada le due famiglie e riportare sulla retta via Carolina e Saverio.

 

Schermata-2013-05-21-alle-16.07.56-300x139‘Nzirial Killer vol 2 noir napoletano
Quando: 31 ottobre – 10 novembre 2013-10-24
Luogo: Circolo Teatro Arcas
Info: Via Veterinaria 63, Napoli – Tel 081 595 55 31 – Email: circoloarcas@gmail.com
Orari: 21:00 (domenica alle 18:00)
Autori: Peppe Celentano
Regia: Peppe Celentano
Interpreti: Peppe Celentano, Amedeo Ambrosino, Diego Sommaripa, Francesco Luongo, Noemi Coppola e con la partecipazione di Gabriella Cerino
Produzione: movimentidiscena
Trama: Alfonso Scamardo, il serial killer che uccide pè ‘nziria, per capriccio, racconta nuovi inquietanti ed esilaranti omicidi. La scia di sangue si allunga di altre ‘nzirie da mozzare il fiato. Un nero d’autore che apre spazi imprevisti e imprevedibili, ma nelle confessioni di ‘Nzirial non c’è mai la paura, perché il noir napoletano conserva la caratteristica principale della meridionalità: l’arte di non prendersi sul serio. E così la scia di sangue che ‘Nzirial Killer si lascia alle spalle cresce: dapprima un rivolo, poi un fiume, infine un oceano di risate.

Irene Bonadies

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