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Da questo weekend ad aprile tanti gli spettacoli che andranno in scena, senza dimenticare di dare spazio ai giovani.

 

 

Peppe Miale, regista de "Il malloppo"

Peppe Miale, regista de “Il malloppo”

Nel cuore del centro storico di Napoli, c’è un piccolo teatro off nato alcuni anni fa dalla volontà di un gruppo di artisti messisi insieme per avere uno spazio libero per le loro iniziative e per quelle degli altri. Si tratta del Theatre De Poche che ieri ha presentato in conferenza stampa la prossima stagione composta da 12 spettacoli, di cui alcuni sono antemprime.

Il teatro, sito in  via Salvatore Tommasi, fa parte del circuito Politeatro – Rete Piccoli Teatri Metropolitani creata per offrire maggiori servizi agli spettatori, andando incontro anche alle loro richieste ed esigenze. La maggior parte dei teatri che hanno fondato questo consorzio, come il Piccolo Bellini, il Teatro Area Nord e l’Elicantropo, hanno già iniziato le loro stagioni.

Invece, la rassegna del De Poche è partita proprio questo week-end con il debutto di Il regalo rotto (stasera ore 18 ultima replica) presentato dal Comitato onlus IdeaChiara e scritto e diretto da Angelo Callipo. In scena una storia difficile e struggente, in cui molti potrebbero riconoscersi. Michele Tarallo, infatti, interpreta il padre di Chiara, una bambina malatta di epilessia, e attraverso un lungo monologo descrive i nuovi equilibri che è costretto a trovare per andare incontro ai problemi della sua piccola e il suo rapporto con il mondo della disabilità.

Dal 20 ottobre al 3 novembre, spazio a Sentimenti all’asta… per donna sola con Nunzia Schiano per la regia di Nico Mucci. L’intento dello spettacolo è quello di mostrare il coraggio, l’intuizione e la forza immaginativa di madri e moglie abbandonate che parlano con un interlocutore assente e che viene spesso sostituito da un oggetto di comodo, come ad esempio una sedia. Non si tratta di un semplice “a solo” in quanto a più voci diverse viene concesso di potersi esprimere.

Dal 7 al 9 novembre arriva Certe anime hanno azzurre stelle, reading concerto, scritto e diretto da Lucio Allocca che prendendo spunto da alcuni versi poco conosciuti del grande ed eccletico compositore Federico Garcia Lorca, rende omaggio al poeta perseguitato e ucciso dagli uomini del Generale Franco. Prevista anche la lettura di alcuni ricordi dell’amico poeta Neruda.

Si continua, dal 15 al 17 novembre, con Giuseppina, una donna del Sud, scritto e interpretato da Pier Luigi Tortora, che ripercorre la storia di una donna qualunque, che ama la sua terra e vive i cambiamenti che caratterizzano i primi decenni del Novecento.

A seguire, dal 24 novembre all’1 dicembre, L’insolita lezione del professor O. T. con Bruno Tramice, per la regia di Massimo Maraviglia. O. T. è forse il professore che gli alunni almeno una volta nella vita vorrebbe incontrare perché arriva inaspettatamente, comincia la sua lezione di Storia in maniera classica per poi narrare le vicende di uomini comuni riuscendo a colpire l’emotività dei suoi ascoltatori.

Peppe Miale curerà la regia del nuovo spettacolo Il malloppo, in scena dal 28 dicembre al 26 gennaio e liberamente tratto dagli scritti dell’autore inglese Joe Orton.

Dal 30 gennaio al 2 febbraio si pario alzato su Campionamenti da stelle nanne di Ida Vinella, ispirato al romanzo di Caterina Venturini, intitolato Le tue stelle sono nane. Tema portante della messinscena sarà precariato quale sinonimo di crisi e dispersione sia da un punto di vista esistenziale che artistico.

Giovanni Meola, autore di "Il confessore"

Giovanni Meola, autore di “Il confessore”

Tra gli artisti ospitati anche Giovanni Meola con il suo nuovo progetto teatrale che vede come unico interprete l’attore siculo Aldo Rapè, recentemente protagonista al festival Avignone Off. Il confessore, questo il titolo dello spettacolo, è incentrato sulle vicende di un prete anti-camorra e sulla sua battaglia contro le mafie del Sud che lo porteranno a subire conseguenze spesso estreme.

Dal 27 al 30 marzo Massimo Masiello vestirà i panni di un personaggio costretto ad affrontare la malasinatà italiana. Sala operatoria, scritto e diretto Cristian Izzo, è una commedia noir, dai tratti grotteschi, che intende lasciare negli spettatori molto amaro in bocca e tanti spunti di riflessione.

Dal 3 al 6 aprile, porte aperte ad un tipico basso napoletano in cui due donne consumano il rito del caffè, offrendolo al pubblico che le ascolta e che è chiamato ad esprimersi su ciò che ascolteranno. Maddalena Stornaiuolo e Pina Di Gennaro, in Scarpette rosse, faranno luce sul dramma delle donne utilizzando pezzi noti e meno noti del teatro classico e partenopeo per raccontare storie di violenze e non solo troppo spesso dimenticate.

Infine, ritorna anche quest’anno il Progetto Zattera, ovvero la possibilità concessa agli ex allievi del Theatre De Poche di allestire un loro spettacolo e di usufruire liberamente di tutte le risorse necessarie per realizzarlo. Tale occasione per questa stagione verrà offerta a cinque diversi gruppi teatrali. Il primo è formato da Ambrogi, Mazzuccato e Corss che, con la direzione artistica di Lucio Allocca, dal 6 all’8 dicembre presenteranno Pronto… Chi sei… Da dove chiami?, storia di un conduttore radiofonico intellettuale, una presentatrice sessuofobica e i loro ascoltatori nevrotici.
Il secondo appuntamento è previsto dal 6 al 9 marzo con Sporte ‘nummere e Caurare ‘e stelle di Roberta Frascati, per la regia di Angelo Serio. Due donne si interrogano su questioni che almeno una volta nella vita qualsiasi individuo si pone, come ad esempio se esiste o meno il destino e in che modo ci condizia. Dal 13 al 16 marzo andrà in scena Nasi rossi, spettacolo dedicato ai clown e al loro modo di descrivere il mondo attraverso il continuo uso dei paradossi, a cura degli allievi di E-Laboratorio Theatre De Poche, per la regia di Sergio Di Paola. Uno. Dal 10 al 13 aprile sarà la volta di Marcello Cozzolino, regista e autore de Il sogno insieme a Massimo Petrucci. A chiudere Made in China di Ivan Luigi Antonio Scherillo e Diego Sommaripa, che ne cura anche la regia, in scena dal 6 all’11 maggio: lo spettacolo racconta la storia di Aniello Santonastaso, boss e principale esponente del clan Santonastaso che controllava la zona est di Napoli insieme alla triade cinese dei Sun Yee On, e che dopo l’uscita di galera, decide di raccontare i segreti del “patto con la triade” alla giovane e avvenente giornalista Lavinia De Pretis.

 

Gabriella Galbiati

 

 

Ass. Cult. Nouveau Théâtre de Poche
Via Salvatore Tommasi, 15 Napoli
Telefax 081 549 09 28
https://www.facebook.com/theatre.depoche?fref=ts
www.theatredepoche.it

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