Una Biografia della peste dalle battute sagaci
I Maniaci d’amore portano in scena uno spettacolo sulla morte, sull’amore e sul cambiamento nel cuore dei Quartieri Spagnoli.
Ieri, a Galleria Toledo, è andata in scena la prima di Biografia della peste, sul palco per altre due serate, il 30-31 ottobre. Lo spettacolo scritto e interpretato da Francesco D’Amore e Luciana Maniaci, ha la firma di Roberto Tarasco alla regia
Il testo, che rimbalza sulle corde del surreale, ha una vocazione introspettiva che indaga sulle dinamiche dei rapporti interpersonali madre-figlio, uomo-società, uomo-amore, non nascondendo una critica sociale velata e quanto mai attuale. Il tutto è condotto dai due giovani attori con un ritmo veloce, in modo divertente e divertito, abolendo tutti i pregiudizi che spesso lo spettatore ha quando si avvicina ad un teatro surreale e simbolico.
Sul palco, emergono dal buio un frigorifero, una sedia, un megafono e un telefono. Dopo poco, accompagnato dalla musica Chris fa la sua entrata, correndo trafelato. È stato al bar con Federico, un rumore, la strada, un’auto, lo travolge, è investito e muore. La madre è a casa, intenta a pulire un ortaggio, un cavolo, e viene a sapere della notizia di un ragazzo che sbadatamente si è fatto investire da un’auto mentre attraversava la strada. Chris è in casa, si trova catapultato in uno spazio-tempo limbico, in cui, da morto, riesce ancora ad interagire con la madre. È la scena che mette in evidenza il rapporto difficile, quasi di sudditanza, che il figlio ha con la madre, autoritaria, pregiudizievole e troppo presente. La morte non è accettata dalla donna che cerca di convincere il figlio di essere ancora vivo e lo costringe a raccontarsi tale di fronte ad un paese che chiacchiera.

Foto Olvidado Photo Studio
La morte qui è simbolo del cambiamento, qualsiasi cambiamento nei confronti della tradizione e degli schemi precostituiti: “É impossibile! Noi, a casa nostra, morti non ne abbiamo avuti mai!” è la perentoria sentenza della donna. Ma all’evidenza della realtà fattuale, anche i pregiudizi si devono piegare, così Chris imbocca il tunnel della luce, in un frigo-tomba, ballando sulle note di “The show must go on”, perché ogni spettacolo deve continuare, quello della vita e quello della morte.
Con un buio in scena, che ci traghetta verso l’Oltretomba, ritroviamo il giovane su una sedia a rotelle che ha, appeso ad una canna, il suo stendardo, un cavolo-feticcio. Chris interagisce con l’ortaggio-feticcio, suo padre, proiezione dei suoi desideri, scansando le interferenze materne che ancora lo inseguono nella sua psiche e nelle sue psicosi, anche nell’Aldilà. È il momento dell’incontro con l’amore, la Vegetala, una sensuale ragazza, anche lei morta, che emerge dal frigo-tomba. Insieme riescono a liberarsi dei legacci dell’Aldiqua, lei dall’ignoranza e da un involucro che non fa emergere la sua sensualità, termine, insieme alla morte, che non poteva esser pensato e vissuto da Chris fino a quel momento, e il ragazzo si spoglia dei tic psicotici e recide le radici che gli impedivano di alzarsi in piedi. Lui vola sui piedi della ragazza per percorrere insieme a lei, in autostop, la strada, opportunità di cambiamento prima, con la morte, ora con un viaggio d’amore, sulle parole di “Dreams are my reality”.
Il racconto scenico segue i tempi dell’affabulazione, tipici della narrazione di una favola, sui generis, per l’argomento trattato e per il linguaggio quotidiano ma dalle tinte surreali, non accentuato da una regia silente e molto lineare, funzionale all’intero impianto scenico.
Una realtà giovane e non napoletana (Francesco D’Amore è di Bari e Luciana Maniaci di Messina), che ci offre uno spettacolo piacevole di relazione e comunicazione, nato su argomenti tragici ma dai toni spiccatamente comici, con rimandi all’immaginario del cinema e della musica contemporanei.
Antonella D’Arco
Galleria Toledo
Via Concezione a Montecalvario 34, Napoli
Tel: 081425037
E.mail: galleria.toledo@iol.it
Orario spettacolo: 21
Prezzi: intero 15 euro; ridotto 12 euro (per convenzionati e over 65); giovani under 30 10 euro