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Ricca e articolata la proposta che l’off di San Giovanni a Teduccio propone agli spettatori a partire dal 23 novembre.

 

Canio Loguercio

Canio Loguercio

Incastonata in una stradina laterale rispetto al corso di San Giovanni a Teduccio, Sala Ichos è una preziosa realtà teatrale della provincia a sud di Napoli, una piccola gemma di luce e bellezza che si propone il compito di indurre nelle persone il bisogno del teatro, un rifugio minimale per i sentimenti, solitudini, nuove idee.

La nuova stagione teatrale, in continuità con le esperienze degli anni passati, vedrà in scena diversi prodotti drammatici, accuratamente scelti – quando non direttamente prodotti – da Salvatore Mattiello, l’acuto e visionario direttore.

Si partirà il giorno 16 novembre con una festa d’apertura, mentre il sipario sarà alzato effettivamente il giorno 23 novembre con Tragicoammore, racconto-recital di e con Canio Loguercio, cantore di un sentimento amoroso turbato e improbabile, il quale finirà per mescolarsi e perdersi in una dolorosa Via Crucis.

Pamela Sabatini

Pamela Sabatini

Da Sabato 29 novembre al 1 dicembre arriva O taccia per sempre, piece di Pamela Sabatini, supportata in scena da Valeria Bianchi, trasposizione scenica di un viaggio di scoperta, di sé e di ciò che ci è intorno, che riscopre essenza più profonde della realtà: il ricordo e la fiaba.

A dicembre la sala risuonerà della lingua e della poesia di Annibale Ruccello, di cui Salvatore Mattiello proporrà, curandone la regia, Jennifer, in scena dal 6 all’8,  e Ferdinando, in scena dal 13 al 15, con l’ausilio in scena di Teresa Addeo e Giuseppe Giannelli.

Dal 20 al 22 dicembre Mio corpo mia dimora mio letto d’ospedale mia bara, di Salvatore Mattiello e con Antonella Abys, Rosalia Cuciniello, Giorgia Dell’Aversano, Fabio Formisano, Francesco De Gennaro, Fabio Formisano, Giuseppe Giannelli, Rossella Sabatini, Simone Sannino, si preannunzia come un interessantissimo momento di riflessione metateatrale e, soprattutto, di analisi poetica dei fondamentali elementi su cui si regge la finzione scenica: la lingua, strumento per antonomasia, e l’attore, anagramma del teatro, suo senso profondo.

A gennaio Sala Ichos accoglierà, dal 10 al 12, Gea Martire in Mulignane, tratto da un racconto di Francesca Prisco e con la regia di Antonio Capuano, piece dal tono comico e intelligente che però centra l’obiettivo su una donna e la vita che passa, su una donna e su una vita senza amore.

Dal 17 al 19 gennaio il sarà in scena I Fanatici di Robert Musil, in un adattamento di Salvatore Mattiello; l’opera, che vedrà come protagonisti Antonella Abys, Teresa Addeo, Rosalia Cuciniello, Pietro Iuliano, Massimo Papaccio, Federico Testa, Simone Sannino, appare come il simbolo dell’ineffabilità del tragico: la vera tragedia non grida e non strabuzza gli occhi ma si agita latente sotto il cuore. Cambia idea anche se non vuole.

Dal 24 al 26 gennaio Baal, di Bertold Brecht, tornerà ad animare il teatro di San Giovanni, con tutta la potenza che l’opera brechtiana porta con sé, con il suo ostinato-ottuso desiderio di felicità; in scena con  Teresa Addeo, Mario Antonelli, Rosalia Cuciniello, Francesco De Gennaro, Giorgia Dell’Aversano, Giuseppe Giannelli, Pietro Juliano, Massimo Papaccio, Francesco Pellizzari, Rosa Seccia.

Antimo Navarra

Antimo Navarra

A febbraio Sala Ichos sarà animata da 3 diverse offerte teatrali: dal 7 al 9 la scena sarà animata da Questione di un attimo, testo inedito di Emanuele Tirelli, con la regia di Roberto Solofria e come protagonista Antimo Navarra, una piece terribilmente moderna, prodotta da Mutamenti/Teatro Civico 14, che ci mette dinanzi al dramma di vivere in un mare di corruzione ed inciviltà che degradano l’uomo; dal 22 al 23 si svolgerà la messinscena di Escurial, di Michel de Ghelderode, tradotto da Jean-Pierre Lozano e con la regia e l’adattamento di Jean-Pierre Lozano. In scena Jean-Pierre Lozano e Edo Pampuro raccontano una storia che si annuncia meravigliosa, di amore e morte, di verità nascoste e maschere d’uomo, uno scontro tra due uomini, tra due attori, tra due identità che si sovrappongono e che proiettano le proprie verità nell’altro in uno scenario da fiaba che in realtà preannuncia  un che di molesto, di ripetitivo, di logoro e falso; dal 28 febbraio al 2 marzo sarà in scena Don Giovanni di W.A. Mozart, prodotto da I Sacchi di Sabbia/ Compagnai Sandro Lombardi, da un progetto di Giovanni Guerrieri, Giulia Solano e Giulia Gallo. Lo spettacolo, che avrà come protagonisti Arianna Benvenuti, Lisa Carpitelli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Matteo Pizzanelli, Federico Polacci, Giulia Solano, non è altro che un’esecuzione a cappella di una riduzione strumentale dell’omonima opera di Mozart, geniale e frizzante, straniante e convincente al punto di evocare l’essenza del grande personaggio mozartiano.

Dal 7 al 9 marzo ci sarà la messinscena di Identità precarie, della compagnia ILINX, per un progetto e con la regia di Nicolas Ceruti e con Mariarosa Criniti, Giulia Lombezzi, Luca Marchiori; la piece focalizza l’attenzione sul tema dell’identità, incerta o genetica, molteplice o decomposta, smarrita e recitata sulla scena del presente. Precaria.

Dal 21 al 23 marzo arriva Mare dentro, di e con Gianni Tudino, per una produzione Teatro KO, frutto di una lunga ricerca sul tema del naufragio esistenziale, alla ricerca dello smarrimento inteso come condizione necessaria per la ricerca del sé.

Non ancora calendarizzate, ma certamente in aprile, ci saranno Medee, di Salvatore Mattiello, che percorrono i drammi, diversi e complementari di Medea e di Filumena, e Sangue Misto, da un’idea di Annibale Ruccello e con la regia di Giuseppe Giannelli, anch’esso ispirato ad uno figura femminile, Mariuccia, nel secondo dopoguerra italiano.

 

Antonio Stornaiuolo

 

Teatro Sala Ichos
Via Principe di Sannicandro 32/A, San Giovanni a Teduccio (Na)
info e prenotazioni: Ichòs Zoe Teatro 335 765 25 24 – 081 27 59 45.
http://www.ichoszoeteatro.it/home.php
https://www.facebook.com/sala.ichos?fref=ts

 

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