Danzabile, per ballare superando gli ostacoli
La Fondazione Salerno contemporanea presenta un inedito progetto di danza per i disabili.
Giusy Tesone, responsabile Danza della Fondazione Salerno Contemporanea, con Maria Teresa Igino, sta curando un laboratorio dal titolo Danzabile: un progetto che promuove l’integrazione tra abili e disabili, superando la canonica idea di danza, basata su movimenti e volteggi d’accademia. La valorizzazione di semplici gesti, carichi di emotività, come un abbraccio o una mano su una spalla, è la base di questo laboratorio che ha preso il via, presso il Teatro A. Ghirelli. Danzabile, basato sulla Dance Ability, consentirà quindi a persone abili e persone con disabilità di incontrarsi e danzare insieme; il tutto culminerà, a giugno, con un allestimento a cui prenderanno parte tutti i partecipanti.
L’evento è stato accolto, alla sua presentazione, con molte parole d’elogio. Alcuni interventi, mettono infatti in luce come, un tale progetto, sia indispensabile per permettere a tutti, anche a chi pensava di non poterlo fare, di usufruire e godere delle emozioni che può concedere l’arte eccelsa della danza.
Una giovane ballerina, costretta sulla sedia a rotelle ha appunto espresso tale urgente bisogno: “È un’esperienza di felicità che ci consentirà di esprimerci artisticamente, è qualcosa di unico, di meraviglioso, che rompe gli schemi delle barriere fisiche e mentali e ci proietta tutti nella stessa dimensione”.
O ancora: “Non è la prima volta che mi ritrovo a parlare della mia esperienza e spesso ho visto le facce meravigliate di chi non credeva possibile che anche noi che viviamo la condizione di diversamente abili potessimo esprimere l’arte e creare emozioni. Ma la cosa non è impossibile, basta solo vedere e, soprattutto, saper guardare”
“Questo luogo – ha sottolineato Antonio Bottiglieri, presidente della Fondazione Salerno Contemporanea– vede la valorizzazione di tutte le forme artistiche e per noi quella di Danzabile è un’iniziativa prestigiosa che, subito dopo l’imput lanciato da Gianluca Memoli, abbiamo voluto assolutamente sostenere e realizzare. Il Teatro Antonio Ghirelli non è un luogo del Comune, ma un luogo comune dove le varie forme d’arte si sposano felicemente”.
Presupposto fondamentale per realizzare il progetto è stato, inoltre, il percorso culturale sulla danza partito, sulla stessa linea (rendere accessibile il linguaggio della danza a tutti, senza limiti fisici, di età o di condizione fisica), questa estate.
Gennaro Monforte