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Realizzata in collaborazione con lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale dell’ex Asilo Filangieri, a partire dai testi di Moscato, durerà quattro mesi.

 

downloadLa residenza teatrale, che si svolgerà all’ex Asilo Filangieri da dicembre 2013 ad aprile 2014, è rivolta a un numero massimo di 20 partecipanti di nazionalità italiana e straniera (in primo luogo attori ma anche danzatori, cantanti, musicisti, scenografi, drammaturghi e registi) con una comprovata esperienza teatrale. Ci saranno due incontri settimanali, il mercoledì e il venerdì, di cinque ore ciascuno dalle 14.30 alle 19.30 a partire dal 29 novembre, giorno in cui ci sarà la selezione definitiva dei partecipanti.

Per poter partecipare al corso bisogna inviare una richiesta di partecipazione scritta corredata da una breve motivazione allegando il curriculum e una foto all’indirizzo di posta elettronica occhigettati@exasilofilangieri.it  entro il 26 novembre 2013 indicando in oggetto “residenza OCCHI GETTATI”.  Entro le successive 48 ore saranno resi noti i nomi dei partecipanti selezionati.

OCCHI GETTATI nasce da un percorso di ricerca sul barocco napoletano e sulle derive teatrali e linguistiche contemporanee iniziato con un seminario sul teatro di Enzo Moscato e sui testi tratti da Occhi Gettati e altri racconti (Ubulibri, La collanina – 2003); ed è da queste esperienze che Francesco Saponaro, ha dato vita ad una residenza teatrale in collaborazione con la comunità di lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale in autogoverno all’Ex Asilo Filangieri che coinvolga un gruppo di attori, registi e drammaturghi, napoletani e stranieri.

946543_367468746709752_1753955651_nSarà un viaggio tra i ritmi e le assonanze di lingue che si fondono con quella napoletana. I testi di Occhi Gettati sono tratti dallo spettacolo di Enzo Moscato del 1986 e confluiti nella raccolta di racconti che compongono l’omonimo libro. Il teatro del grande poeta e drammaturgo napoletano è caratterizzato dalla presenza di fantasmi e visioni lancinanti che si esprimono attraverso l’uso di un linguaggio che trascina lo spettatore nel mondo della memoria, alla ricerca di sogni e incubi ricorrenti, rimossi o dimenticati. La scena, di conseguenza, è abitata da esistenze ibride, metà uomini e metà donne, personaggi in preda al delirio, alla devianza e all’anomalia.  “Dal punto di vista drammaturgico si tratta di inventare un vero e proprio babelico esperanto teatrale  – come lo descrive Francesco Saponaro – comprensibile ad ogni latitudine; un pastiche che dal napoletano risale con le sue continue interferenze sintattiche, musicali ed espressive per fondersi con il castigliano, il portoghese, il francese, l’arabo e le lingue dell’est Europa”.

È gradita una libera sottoscrizione. Il versamento non è vincolante ai fini della partecipazione. L’eventuale contributo serve a garantire l’auto sostentamento del gruppo di lavoro e a dotare gli spazi dell’Ex Asilo Filangieri dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.

Carmela Pugliese

 

EX ASILO FILANGIERI
Vico Giuseppe Maffei 4 (via San Gregorio Armeno)- Napoli
Mail: info@exasilofilangieri.it
Sito: http://www.exasilofilangieri.it/

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