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Da questa domenica, 17 novembre, al 20 dicembre 2013 in scena spettacoli di Teatro e Danza a cura di compagnie di under 35.

 

BannerSarà il Teatro Area Nord stasera ad ospitare il primo spettacolo in programma nell’ambito di Teatri del Tempo Presente, progetto  Interregionale di Promozione dello Spettacolo dal Vivo, nato da una proposta della Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in collaborazione con Politeatro – Rete Piccoli Teatri Metropolitani (costituitasi ad ottobre 2013 dall’unione di 5 realtà teatrali napoletane: il l’De Poche, Elicantropo, il Tan, il Piccolo Bellini e l’Interno 5),

Obiettivo della rassegna è quello di sostenere e favorire la produzione e la diffusione di spettacoli realizzati da giovani artisti della scena teatrale italiana contemporanea con meno di 35 anni. Nove le regioni coinvolte: Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche,Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

Di seguito il calendario degli spettacoli:

splendore_tempopresente17 novembre 2013 – TEATRO AREA NORD, ore 19.00
Fibre Parallele in
Lo Splendore dei Supplizi
Regia: Licia Lanera e Riccardo Spagnulo
Interpreti: Licia Lanera, Riccardo Spagnulo, Mino Decataldo
Trama: Nelle piazze d’Europa, non molto tempo fa, si mandavano a morte attraverso un percorso lento e doloroso di sofferenze crescenti, migliaia di criminali con uno spettacolo della punizione in cui il pubblico partecipava attivamente. Lo scopo del supplizio era quello di raggiungere la verità, attraverso confessioni, parole estorte in fin di vita. Giudichiamo ancora i crimini e i delitti, ma ancora di più istinti, passioni, anomalie, infermità, disadattamenti.
Siamo il pubblico del supplizio del nostro vicino di casa e il suo boia potrebbe vivere con lui sotto lo stesso tetto. Lo Splendore dei supplizi è uno spettacolo modulare composto da quattro segmenti autonomi; quattro castighi esemplari su quattro figure tipo del presente che viviamo: c’è la coppietta in crisi, un giocatore compulsivo di videopoker, la convivenza forzata di una badante straniera con un vecchio un po’ razzista, un po’ infame e ci sono due operai che rapiscono un vegano per sfogare l’insoddisfazione di una vita che non ha più senso. La città di riferimento è Bari, ma potrebbe essere una qualunque città d’Italia. Il nome dello spettacolo è tratto da un saggio di Foucault in cui si parla di come le esecuzioni e le torture pubbliche, per ragioni legate alla sicurezza pubblica ma anche in seguito ad un mutamento del concetto di Stato, siano scomparsi dalle pubbliche piazze per avvenire secondo modalità diverse in luoghi chiusi sicuri, nelle carceri, al riparo da ogni contatto con il popolo.
In scena, i quattro interni comuni (un salotto, una stanza da letto, una sala e un sottoscala) assumono il riverbero, gli echi delle celle, in cui le quattro figure che animano gli episodi scontano colpe di ipocrisia, menzogna, opportunismo ed egoismo.

 

Mal_Bianco_UccelliVenerdì 22 novembre 2013 – PICCOLO BELLINI, ore 21.30
Zaches Teatro in
Mal Bianco
Regia, coreografia e drammaturgia del suono: Luana Gramegna
Interpreti:Silvia Bastianelli, Andrea Lorena Cianchetta, Martina Garbelli
Scene, maschere, luci e costumi: Francesco Givone
Musica originale, video e live electronics: Stefano Ciardi
Trama: Mal Bianco è la seconda tappa della Trilogia della Visione, progetto sull’opera pittorica di tre differenti artisti che indaga l’atto del vedere come forma articolata di percezione. Ne Il Fascino dell’Idiozia, primo capitolo della Trilogia ispirato alle Pitture Nere di Goya, lo spazio era costituito da un’oscurità da cui i corpi fuoriuscivano come da una massa densa. In Mal Bianco lo spazio si capovolge, consuma i corpi, quasi li corrode dall’interno fino a modificarli nel loro apparire. L’ispirazione iconografica viene dal maestro giapponese Hokusai, il creatore dei Manga, parola che letteralmente significa “immagini senza nesso logico”. Lo spazio perde contorni e definizioni prospettiche, assorbe i corpi in scena, e li restituisce smangiati, consumati, ombre di se stessi o simulacri di entità decadute. Una realtà altra s’insinua, ulteriore a quella che ogni giorno crediamo di vedere con i nostri occhi, una realtà interiore, dell’animo e dei fantasmi che ognuno porta con sé. I corpi si svuotano muovendosi in uno spazio di strutture dal sapore rituale, fino a rimanere presenze rassegnate dai contorni indefiniti, come il ricordo di un volto che nella memoria via via si va consumando.

 

nefes_1_LargeMercoledì 27 novembre 2013 – TEATRO AREA NORD, ore 21.00
Collettivo NaDa/Interno 5
Nefes/Respiro: Every Human being is an Artist
Regia e coreografia: Antonello Tudisco
Assistente alla regia: Domenico Ingenito
Danzatori: Luca Cacciapuoti, Luisa Memmola, Manolo Perazzi, Giuseppe Paolicelli, Elisabetta Violante, Tommasso Serratore
Trama: NEFES è parte di un progetto biennale sull’opera artistica di Joseph Beuys. “Ogni uomo è un artista” è l’ espressione che definisce il concetto di arte legato strettamente all’impegno creativo, che deve e può essere di ognuno, e che è in grado di modellare la nostra esistenza e il mondo in cui viviamo. NEFES affronta il confine tra l’uomo e l’arte che diventa elemento primario e dunque vitale come il respiro, per superare il limite della quotidianità e permettere di “non viver come bruti”. Un gruppo di individui che si ritrova in un dato spazio e tempo, costruiscono, attraverso azioni quotidiane, un rapporto dialettico con lo spettatore che si riconosce nell’atto creativo senza che egli viva un senso di spaesamento. La prima messinscena intitolata Sussurri traeva spunto dall’opera intitolata TERREMOTO, questa seconda tappa approfondisce maggiormente il concetto di Aktionen al centro del pensiero e dell’opera dell’artista tedesco.

 

Giovedì 28 novembre 2013 –  MULINO PACIFICO (Benevento), ore 21.00
Collettivo NaDa/Interno 5
Nefes/Respiro: Every Human being is an Artist

 

america_dentro2Venerdì 29 novembre – OFFICINA TEATRO (Caserta), ore 21.00
Carolina Balucani  in
L’America dentro
Regia di Carolina Balucani
Aiuto regia e drammaturgia: Giuseppe Albert Montalto
Scrittura scenica: Carolina Balucani e Giuseppe Albert Montalto
In collaborazione con Francesco Bolo Rossini e Andrea Collavino
Visione coreografica: Lucia Di Pietro
Interpreti: Carolina Balucani, Francesco Bolo Rossini e Andrea Collavino ,con la performer Lucia Di Pietro
Trama: Il lavoro si divide in due atti-racconti di creature border line, possibili personaggi contemporanei, accomunati dalla paura e dal desiderio di andare aldilà del loro personale confine.
I ATTO (interno di una casa di bamboccione): Ha 30 anni ma nella sua vita il tempo trascorre in modo del tutto personale. Di lei dicono che vive sotto una campana di vetro, e da lì non si è mai mossa. Passa interi pomeriggi a casa, a Natale guarda ancora sotto l’albero. Naturalmente, non ha un lavoro. Naturalmente, vive a casa dei suoi genitori. La sua stanza, la stessa da quando era bambina, non è solo il rifugio di un’esistenza in solitudine, ma anche il punto di partenza per irreali viaggi nel tempo e nello spazio. Allora pensa di essere una reginetta americana . Intrattiene conversazioni immaginarie con i suoi idoli. Riapre gli armadi dei suoi scheletri. Tanto la sua stanza è fatta di ovatta: dentro la vita è solo immaginata, fuori tutto si consuma e si rovina. Puoi trovare delle conclusioni diverse, più piacevoli, per quello che ti è successo. Immaginare una vita reale, rimanere al di qua del border line. O andartene per sempre.
II ATTO (c’eravamo abbastanza amati): Due ragazzi americani che si sono amati, si rincontrano un giorno sulla Striscia di Gaza.Uno sta cercando di avere un appuntamento con un palestinese conosciuto via facebook. Il palestinese è innamorato dell’altro.  L’altro è ancora innamorato di quello innamorato del palestinese. Sembra una fine. Il muro di Gaza chiede alle persone di scomparire. I personaggi si trovano in una linea di confine, tra la vita e la morte, di fronte a un blocco di cemento alto 8 metri che -dicono- gli Ebrei hanno costruito anche di notte, e non possono aver fatto tutto da soli, devono averli aiutati gli Americani.Occorre accettare la perdita per sempre perchè quel luogo non è ulteriormente oltrepassabile. E forse anche se rimani dalla tua parte dai fastidio. Saluta. Saluta. Saluta. Volendo fare un’esperienza di separazione ambientata nel luogo di ogni separazione.

 

2_MaraCassianiSabato 30 novembre 2013: TEATRO AREA NORD, ore 21.00
7/8 chili/Mara Cassini in
L’Uomo Perfetto/Hand Play
HAND PLAY
Ideazione e coreografia: Davide Calvaresi
Interpreti: Davide Calvaresi, Giulia Capriotti

L’UOMO PERFETTO
Ideazione e coreografia: Mara Cassiani
Interpreti: Mara Cassiani, Francesco Vecchi, Egidio Egidi, Roberta Mattei

Due brani, in un’unica serata, per esplorare il rapporto tra corpo ed immagine proiettata. Davide Calvaresi e Mara Cassiani, coreografi emergenti della nuova scena marchigiana, propongono le loro riflessioni sull’essere umano e sul bisogno di tessere relazioni, attraverso la contaminazione tra i linguaggi del video e della performance. Hand Play è la tappa finale di un percorso visivo portato avanti dalla compagnia 7-8 chili che riflette sulla dimensione relazionale tra un uomo e una donna. L’idea centrale è il dialogo tra una figura in scena e la proiezione di una mano gigante, un dialogo tra due mondi, tra due visioni, tra due personaggi che interagiscono a due dimensioni. Il gioco di immagini è visibile solo attraverso una proiezione video che svela le crudeli dinamiche del rapporto di coppia.

L’Uomo Perfetto si ispira, rielaborandolo, all’omonimo cortometraggio del danese Jorgen Leth, Det perfekte Menneske, e alle sue variazioni elaborate nel 2001 da Leth e Lars Von Trier.In scena un set televisivo: una voce e delle immagini ci descrivono “l’essere umano perfetto”.L’uomo perfetto viene osservato nella sua funzionalità e nel suo esistere. Uno sguardo sulla commedia dell’umanità e su cosa sia per l’uomo, l’essere umano perfetto.

 

rock rose wowLunedì 2 dicembre 2013 – TEATRO AREA NORD, ore 21.00
CodedUomo in
Rock Rose Wow – performance di danza contemporanea e di ricerca
Concept e coreografia: Daniele Ninarello
Performance: Annamaria Ajmone, Marta Ciàppina e Daniele Ninarello
Drammaturgia: Carlotta Scioldo
Musiche: Mauro Casappa
Trama: Rock Rose WoW tenta di scolpire il profilo di tre distinti corpi che “eccedono” verso il proprio “ego” facendo tutto ciò che possono. In mostra silenziose rivoluzioni volontariamente spogliate di pathos romantico e dietro le quali si celano, come sostegno invisibile, le pieghe grottesche dell’animo umano. Il gioco è leggero e candido. Analizzando da diverse prospettive il tema della corsa alla realizzazione del sé, riflettiamo sulle molteplici personalità che si formano in noi, tutte differenti, e sulle infinite potenzialità sigillate e perse nel tempo. Il tentativo è di indagare questo territorio per tradurre nel corpo e sulla scena il “tutto ciò che posso”, dove il corpo si duplica, triplica per raccontare la fragile bellezza e le tracce di una caduta innocenza, celate dietro la necessità di essere importanti, riconosciuti qui ed ora, lasciando affiorare il timore di non esistere negli occhi di chi osserva.

 

to this purpuse onlyMartedì 10 dicembre 2013 – TEATRO di ATENEO – UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI SALERNO, ore 21.00
Fattoria Vittadini
To This Purpose Only
Regia, coreografia, allestimento scenico, costumi, colonna sonora: Nicola Mascia e Matan Zamir
Creazione e performance: Mattia Agatiello, Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Noemi Bresciani, Pieradolfo Ciulli, Maura di Vietr
Trama: To this purpose only e’ una riflessione in tre quadri, affresco di un’Italia odierna, scossa e traballante in cui il fantasma muto del glorioso passato, i clichés, i riti e le tradizioni millenarie si sovrappongono, fondono e confondono in una contemporaneità straniante. Tra suggestioni iconografiche dissacranti e personaggi tipici e tipicizzati, la piece si interroga, denuncia e sovverte la percezione stereotipata dell’immaginario e dell’estetica nazional-popolare sud europea. Una visione “ad hoc” non convenzionale

 

per non svegliare i draghi addormentatiLunedì 16 dicembre 2013 – PICCOLO BELLINI,  ore 21.30
Marco D’Agostin
Per non svegliare i Draghi Addormentati
Progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza Teatro 2012
Ideato e condotto da Marco D’Agostin
Interpreti: Amy Bell, Marco DʼAgostin, Floor Robert
Scrittura musicale: Paolo Persia
Costumi Edda Binotto
Trama: Per non svegliare i draghi addormentati racconta due storie, accomunate dal solo desiderio di galoppare veloci. Il suo andamento è simile a quello della memoria: qualcosa arriva da lontano, si accende e poi d’improvviso si spegne, a volte un’amnesia interrompe il racconto, altre il ricordo è tanto forte da accecare il paesaggio. Sulle teste di principi e cavalieri, animali e regine, resta sospeso l’augurio che Eliot faceva ai naviganti: non fate un buon viaggio, ma viaggiate lontano.

 

terry1_installazione_luciVenerdì 20 dicembre 2013 – SCENARI PAGANI – TEATRO CENTRO SOCIALE DI PAGANI (Salerno), ore 21.00
Pathosformel
T.E.R.R.Y.
Daniel Blanga-Gubbay, Paola Villani con la collaborazione di Michele Bazzana (T.E.R.R.Y.) e Lucia Ferroni (T.E.R.R.Y#2) e con Giuseppe Scibilia
Trama: T.E.R.R.Y. è uno spettacolo in cui un’immagine inanimata e vegetale traccia le infinite sfumature di una tensione tra competizione e cooperazione funzionale. È l’invenzione di un sistema scientifico in cui le regole meccaniche siano in grado di parlare delle dinamiche umane e con cui la presenza e il movimento del corpo umano finisce per interagire. Diverse fonti di luce si accendono alternativamente in scena. Ad ogni nuova configurazione, un movimento scomposto di piante attraversa lo spazio. E in questo spazio in movimento, quattro bambini interagiscono nella rimodellazione delle regole di un gioco a noi inizialmente ingnoto. Quello spazio libero che protrebbe – o no – esistere e distaccarsi al di là delle regole violente della natura.

 

Per tutti gli spettacoli il costo del biglietto è di 8 euro – con card Politeatro: 3 euro
Per maggiori informazioni e chiarimenti:
Tel: 081 549 12 66
Sito:http://www.teatrideltempopresente.it/index.php?lang=it

 

Carmela Pugliese

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