Teatro e filosofia si incontrano all’Ex Asilo Filangieri
Una serie di incontri, a partire da martedì 3 dicembre, stimolerà la riflessione sul teatro e la sua essenza, le sue illusioni, le sue verità.
L’Ex Asilo Filangieri, spazio di condivisione artistica da più di un anno impegnato nella libera produzione teatrale e di cultura, a partire dal 3 dicembre e fino al 4 febbraio dell’anno venturo, propone una serie di incontri di “pensiero del teatro”, destinati a registi, attori, spettatori e amanti del settore.
Il progetto, guidato da Maurizio Zanardi e Daniela Visone, si propone il compito di produrre una riflessione sul teatro che non si riduca all’analisi dei fatti e delle tecniche scenici, ma che esamini a fondo i fondamenti del teatro (l’idea di mimesis, l’alterità del teatro rispetto alla realtà, il suo ruolo sociale e il suo stesso senso d’essere), in modo da divulgare una nuova consapevolezza drammatica, la quale a sua volta permetta di liberare il teatro dai suo “doveri morali” e di farne un luogo sempre proteso verso l’inesplorato e l’ineffabile.
Gli incontri, che si terranno alle 17:30 con cadenza bisettimanale (3 e 17 dicembre; 10 e 21 gennaio; 4 febbraio) saranno incentrati sull’opera e le categorie di cinque grandi pensatori del teatro come Antonin Artaud, Bertold Brecht, Samuel Beckett, Jerzy Grotowsky e Carmelo Bene; per una partecipazione attiva e produttiva si suggeriscono le seguenti letture:
A. Artaud, “Il teatro e il suo doppio” (con la prefazione di j. Derrida), Einaudi 2000.
J. Derrida, “Forsennare il soggettile”, Abscondita 2005.
B. Brecht, “Scritti teatrali”, Einaudi 2000.
F. Jameson, “Brecht e il metodo”, Cronopio 2008.
S. Beckett, “Teatro”, Einaudi 2005.
A. Badiou, “Beckett. L’inestinguibile desiderio”, il Nuovo Melangolo 2008.
J. Grotoswi, “Per un teatro povero”, Bulzoni 1970.
J. Grotoswi, “Holiday e Teatro delle Fonti” , la Casa Usher 2006.
C. Bene, “Opere”, Bompiani 2008.
Deleuze-Bene, “Sovrapposizioni”, Quodlibet 2002
L’ingresso agli incontri è libero, ma – come spiegano gli organizzatori – gradito è un contributo a piacere destinato ad abbattere delle spese minime e a dotare gli spazi dell’Ex Asilo Filangieri dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.
Antonio Stornaiuolo